venerdì 28 settembre 2012

Il figlio del Re con il figlio di p......


Kissinger, un criminale di guerra al Quirinale con Napolitano
di Gianni Lannes - 27/09/2012
Fonte: sulatestagiannilannes 

Kissinger e Napolitano - Foto: quirinale.it
Se Heinz Albert non fosse il maggiore sospettato in qualità di mandante diretto dell’omicidio di Aldo Moro e dellstrage dellsuscorta, le 5 fotografie attualmente in bellmostrsul sito del Quirinale, dell’ex segretario di Stato Uscolloquio sorridente con il presidente dellRepubblicuscente, Giorgio Napolitano, nonavrebbero rilievo politico e sociale. Mc’è di più, Henry il potente boss politico - al servizio di ben due presidenti Us(Nixon & Ford) è pure ricercato a livello internazionale: infatti, tempo fa, è dovuto fuggire dall’Irlanddove lpolizistavperarrestarlo in seguito ad unsegnalazione di attivisti per i diritti civili. Nel 2001, mentre Kissinger si trovavParigi, gli è stato recapitato un mandato di comparizione emanato dal giudice LeLoire per testimoniare sullscomparsdi cittadini francesi in Cile durante l’erdittatoriale del suo socio generale Pinochet. Invece di presentarsial magistrato, Kissinger hpreferito fuggire in tuttfretta. Lo stesso ex segretario di Stato USA, vantundenunciper concorso nell’omicidio del comandante militare cileno Renè Schneider. Nel 2001 il giudice argentino Rodolfo Corral hemesso nei suoi confronti un mandato di comparizione per lpresuntcomplicità nell’ ”Operazione Condor”. Ad Henry Kissinger - già membro dellTrilateral Commissione del Club Bilderberg - sono imputabili crimini contro l'umanità. L'11 settembre 1973 Kissinger ebbe un ruolo di sostegno attivo ordinando l'utilizzo di caccistatunitensi per mettere a segno il colpo di Stato militare di Augusto Pinochet contro il presidente socialistcileno Salvador Allende, eletto democraticamente. Relativamente ancorapoccosrispetto alle accuse a ragion vedutdello sterminio di milioni di persone in vari continenti per assicurare il dominio Usa. Nello Stivale nessuno si scandalizzse piombun macellaio - ombrnerdellCia - che htrascorso lvittraffari e genocidi su commissione e dettancorlegge nel nostro Paese sovranitàazzerata.
Moro e Kissinger - Foto: web.
Impunemente l’ex braccio destro di Nixon atterrin Italie viene addiritturricevuto in pompmagnVillMadamdal sodale Napolitano che lui stesso definisce “My favorite communist”. In questtenutdi rappresentanzdel ministero degli Esteri,unassociazione privatnord-americanl’Aspen Institute - horganizzato unaconferenza. Le accuse ad Henry Kissinger si sono fatte molto pesanti, almenoall’estero, come indiscutibilmente è altrettanto forte lrichiestdi molti illustri personaggi di revocare il premio Nobel assegnatogli indebitamente nel 1973. E’ certo però che se l’ex Segretario di Stato americano lanciò frasi riguardanti il golpe cileno di questportata: «Non si può permettere che il Cile diventi marxista, per il semplice motivo che lsupopolazione è irresponsabile» le riflessioni diventano obbligatorieanche dnoi. Cile, Uruguay, Argentinalmeno a pelle, sangue, dne storinon ci sono indifferenti come, il Pakistan, l’Indonesie Timor Est.
Delitto Moro - Nel 1982 grazie alltestimonianzgiuratin sede giudiziaridiCorrado Guerzoni (collaboratore di Moro) - prontamente rimosse dimenticatdagliaddetti ai lavori di pulizied ignotallcoscienzcollettiv- l’Italie l’Europ(manon gli Stati Uniti) appresero che Kissinger erdietro lmorte di Aldo Moro. Sicuronellsuposizione di membro dellpiù potente frle società segrete del mondo, il tedesco Kranz non solo terrorizzò Moro, mportò avanti le sue minacce di far “eliminare” l’uomo politico pugliese se non avesse rinunciato al progetto di far progredire l’economie l’industriin Italia.
Nel giugno e luglio di 30 anni fa, lmoglie di Aldo Moro, EleonorChiavarelli Moro, testimoniò in tribunale che l’assassinio del marito fece seguito a serie minacce di morte, esercitate dcolui che lei definì «unfigurpoliticamericandi alto livello». LsignorEleonorMoro ripeté lstessfrase attribuitaHenry Kissinger nellatestimonianzgiuratdi Guerzoni: «O tu cessi ltulinepoliticoppure pagherai a caro prezzo per questo». Richiamato dai giudici, a Guerzoni fu chiesto se potevidentificare lpersondi cui avevparlato lsignorMoro. Guerzoni confermò che si trattavdi Henry Kissinger, come d’altrparte avevaprecedentemente dichiarato. Il giornalistGuerzoni spiegò in tribunale come Kissinger fece le sue minacce ad Aldo Moro in unstanzd’albergo durante unavisitufficiale di alcuni leader italiani. Secondo Guerzoni, Moro, che solo in seguito divenne Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, erun uomo di prim’ordine,uno che non si sarebbe mai piegato a minacce ed avvertimenti di stile mafioso. Moro eraccompagnato nellsuvisitagli Usdal Presidente dellRepubblicin carica. Kissinger erun importante agente del RIIA, un membro del CFR e del Club di Roma.
Ecco come l’analistJohn Coleman hricostruito e documentato l’eliminazione di Moro ed il coinvolgimento di Kissinger, nel libro THE STORY OF THE COMMITTEE OF 300 (pubblicato nel 1992 e mai tradotto in Italia).
«Aldo Moro fu un leader che si oppose all“crescitzero” e allriduzione dellapopolazione pianificatdal NWO per l’Italia, per questo incorrendo nelle ire del Club di Roma, un’entità creatdagli Olympians dellCommissione dei 300 per portare acompimento le sue politiche. In un tribunale di Roma, un amico intimo di Aldo Moro, il 10 di Novembre del 1982, testimoniò che l’ex Presidente del Consiglio fu minacciato dun agente dellRII(Istituto Reale per gli Affari Internazionali) – che eranche membro dellCommissione dei 300 – mentre eril Segretario di Stato USin carica. Quest’uomo erHenry Kissinger . Moro fu rapito dalle Brigate Rosse nel 1978 ed in seguito assassinato brutalmente. Fu al processo alle Brigate Rosse che diversi di loro testimoniarono che erano a conoscenzdi un coinvolgimento degli USai massimi livelli nel complotto per uccidere Aldo Moro. Mentre minacciavMoro, Kissinger stavagendo non in qualità di rappresentante dellpoliticesterdegli Stati Uniti, mpiuttosto secondo le istruzioni ricevute dal Club di Roma, il braccio che si occupavdellpoliticesterdellCommissione dei 300».
Nellsuesposizione di questo atroce crimine, Coleman dimostrò come Aldo Moro,un leale membro del partito dellDemocraziCristiana, fu ucciso dassassini controllati dallloggiMassonicP2 con l’obiettivo di riportare l’Italiin linecon i piani del Club di Romper deindustrializzare il paese e ridurre in modo considerevole lsupopolazione. Il piano di Moro di stabilizzare l’Italiattraverso lpienaoccupazione e lpace industriale e politicavrebbe dunparte rafforzato l’opposizione cattolical comunismo e dall’altrreso ldestabilizzazione del Medio Oriente molto più difficile. L’Italifu sceltcome paese-test dallCommissione dei 300. L’Italiè importante per i piani dei cospiratori perché è il paese occidentaleavente rapporti politici ed economici col Medio Oriente più vicino a tale area. Inoltre ospitalcune delle famiglie dellNobiltà Nerpiù potenti d’Europa. Se l’Italifosse uscitindebolitdall’affaire Moro, ci sarebbero state ripercussioni anche nel Medio Oriente, e questo avrebbe indebolito l’influenzdegli USnellregione. L’Italiè importante anche per unaltrragione: è lportd’ingresso in Europdelldrogaproveniente dall’Asie dal Libano.
Vari gruppi si sono aggregati sotto lbandierdel “socialismo” dquando si formò ufficialmente il Club di Rom(Aurelio Peccei) nel 1968. Frquesti, lNobiltà Nerdi Venezie Genova, lloggiMassonicP2 e le Brigate Rosse, tutti operanti per i medesimi scopi. Investigatori dellPoliziRomche operavano nel caso di Aldo Moro rapito dalle Brigate Rosse incapparono nei nomi di diverse potenti famiglie italiane che operavano in modo stretto con i terroristi. LPoliziscoprì anche che inalmeno undozzindi casi, queste potenti famiglie bene in vistavevano messo adisposizione le loro case o proprietà come covi sicuri per le Brigate Rosse.
L“nobiltà” finanziariinternazionale operanalogamente per distruggere laRepubblicItaliana, ed un grande apporto è stato offerto dRichard Gardner anche nel periodo in cui svolgevil ruolo di ambasciatore del presidente Carter a Roma. Non a caso lrecensione di Giorgio Napolitano al libro di Gardner (Mission: Italy) - che “re Giorgio” chiamaffettuosamente “Dick” - è statpubblicatproprio dallarivistAspenia (numero 27, anno 2004) è oltremodo illuminata. Insomma, tutto tornaprimo poi, bastdare un’occhiatai contenuti reali senzfarsi confondere dagliabbagli. Nel Gruppo dei 300 figurano anche gli italiani Giovanni Agnelli, Umberto Ortolani (il vero deus ex machindellP 2) e Carlo De Benedetti.
16 marzo 1978 - «49 dei 92 proiettili che furono ritrovati in viFani erano ricoperti daunparticolare vernice a lungconservazione - specificl’esperto storico Gianni Cipriani - ed erano senzldatdi fabbricazione. Lprimperiziparlò di proiettiliun uso a forze armate non convenzionali».
Colpì lgeometricpotenza. Le brigate rosse non avevano lforzné lcapacità di portare a termine un sequestro militarmente così complesso. Si trattavdiun’organizzazione fattdgiovani con poco scarsesperienzbellica. A parte gli infiltrati dei servizi segreti, addestrati a Capo Marrargiu in unbase di Gladio. E poiun rapimento in pieno giorno nel centro di Roma, nellprimaverdel 1978, tutte le sue guardie del corpo freddate in pozze di sangue. Inverosimile.
Federico Umberto Valerio, a capo per decenni dell’Ufficio Affari Riservati del Viminale, nonché fondatore, anzi “padrino” (come amavricordare e farsi chiamare) del Club di Berna - che riunisce i servizi segreti europei, elvetici ed Us- si è vantato che «Le brigate rosse erano ampiamente infiltrate». Inoltre, tutti i componenti delle br erano noti agli ambiti di comando superiore di carabinieri, polizie servizi segreti.
Lo storico dell’intelligence italianaGianni Cipriani così argomenta: «Valerio Morucci il brigatistche fu arrestato non molto temo dopo l’eliminazione di Aldo Moro avevaunagendpiendi documenti e di numeri di telefono con annotazioni molto riservate. E trqueste, quelldel generale Giovanni Romeo a che ercapo dell’Ufficio D delSid, cioè l’ufficio più importante durante il sequestro. E’ stato proprio il generale che nel 2001 in Commissione Stragi hparlato in manierchiardellpresenzdi agenti dei servizi segreti all’interno delle brigate rosse». Anzi, lmattindell’agguato sul luogo dellmattanzc’eril colonnello Guglielmi dell’ufficio sicurezzintern(giàaddestratore di Capo Marrargiu) che interrogato in seguito hdichiarato uncosapiuttosto singolare. Vale a dire di “essere stato invitato a pranzo dun amico alle nove del mattino”.
Anche a Giovanni Galloni - certo non l’ultimo arrivato - tornò in buonfede lamemoriparecchio tempo dopo. Così riportil settimanale L’Espresso (14 maggio 2007): «Ci sono dei fatti nuovi dscoprire e dintrodurre», dice Galloni, «perché non tutte le cose su Moro sono state dette, soprattutto quelle che riguardano lsufine». Perché solo adesso? Perché, a quasi trent'anni di distanzadallstrage di viFani e dal ritrovamento del cadavere di Moro nel bagagliaio dellafamosR4 rossa, l'ultraottantenne Giovanni Galloni avverte lnecessità di riaprire questo capitolo dellstoriitaliane, soprattutto, dellDemocraziCristiandi cui entrambi furono esponenti di primissimo piano? Gli aspetti ancornell'ombra, per Galloni, sono soprattutto due: «Le quattro sentenze che ci sono state sullmorte di Moro non hanno soddisfatto lmagistratura. Unparte di quei magistrati, compreso il fratello di Moro, mi hdetto di aver rifiutato i verdetti dei tribunali. Sono convinti che le Br abbiamo negato di avere avuto alle loro spalle altri esecutori solo per ottenere degli sconti di pena, che ci sono stati. E oranche questo vchiarito».
Henry Kissinger è anche proprietario dellKissinger Associates, unsocietà che offre consulenze e contatti a multinazionali e società in genere e che annovera, o haannoverato trlsuclientela, le più grandi industrie mondiali come la Coca-Cola, laDaewoo, l’American Express, l’Anheuser-Bush, lBancnazionale del Lavoro, lFiat; particolarmente riconoscente allK.A. è lFreeport McMoran, unsocietà minerariche hin gestione lpiù grande minierd’oro al mondo e che si trovaGrasberg in Irian Jay(lparte occidentale dellNuovGuineannessdagli indonesiani).
34 anni dall’assassinio dello statistAldo Moro le carte sono ancoravergognosamente coperte dasegreto, in palese violazione delllegge 124 dell’anno 2007 che avevstabilito il limite temporale di 30 anni allconsultazione libera.Ed il generale DallChiesa ci hrimesso lpelle insieme allmoglie, esattamente dopo le conferme e rivelazioni in tribunale sulle minacce di Kissinger a Moro.
AllorMonti sarà possibile conoscere almeno lverità sullfantomaticsedutaspiriticnellquale venne fatto il nome di Gradoli? Sarebbe l'unicvoltche abbiaavuto successo di cui si hconoscenza. Ed è tutto agli atti delle commissioni parlamentari d'inchiesta, mnessuno all'epocandò a controllare seriamente in viaGradoli a Roma, proprio dove erprigioniero il presidente Moro. Romano Prodiquando si deciderà a svelare lfonte che gli hparlato di Gradoli? Quanti italiani sanno che Prodi hdichiarato in due commissioni d'inchiestparlamentari che questo nome è venuto fuori dal gioco del piattino a Bologna
 
CONSPIRATORS' HIERARCHY: THE STORY OF THE COMMITTE
E OF 300 - Dr. John Coleman
Kissinger e Napolitano – Foto: quirinale.it
Kissinger e Agnelli - Foto: web.

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