venerdì 14 settembre 2012

Un nuovo Rinascimento Italiano


UN IMPRENDITORE DI PORDENONE

Tre pagine a pagamento sui giornali per
indignarsi e sognare la rinascita dell'Italia

La singolare iniziativa del titolare di Valcucina Gabriele Centazzo che assicura: «Non scendo in politica»

Gabriele CentazzoGabriele Centazzo
MILANO – Tre intere pagine a pagamento su Corriere della SeraLa Repubblica per indignarsi, raccontare quel che non gli va giù e poi illustrare il suo progetto per «Un nuovo Rinascimento Italiano». Una lunga analisi dell’attuale situazione del Paese e a seguire un vero e proprio piano programmatico, tanto dettagliato da sembrare l’annuncio di un’imminente discesa in campo. La singolare iniziativa è di Gabriele Centazzo, 63 anni, imprenditore molto affermato e conosciuto nel settore delle cucine e di elementi di arredo che puntano sull'ecosostenibilità. La sua azienda ha sede a Pordenone e conta 170 dipendenti con un fatturato di oltre 40 milioni di euro. Vende soprattutto all'estero dove è molto apprezzato per i prodotti ispirati ad una sorta di filosofia produttiva e di vita.
Centazzo: «Non scendo in politica»
di Alfio Sciacca
FILOSOFIA DI VITA - La stessa che Centazzo ha voluto rendere di dominio pubblico acquistando le pagine a pagamento anche se il suo lunghissimo intervento si apre con un altrettanto singolare ringraziamento alla sua azienda che «acquistando queste pagine mi permette di divulgare il mio pensiero». Ma cosa sostiene Gabriele Centazzo? Le sue sono idee non nuove che ha già espresso in altri interventi e convegni tanto da essere stato definito un visionario. In estrema sintesi l’imprenditore critica l’attuale sistema confindustriale, lamenta l'organizzazione produttiva del nostro paese e della formazione scolastica, infine attacca duramente la politica.
Lo schema CentazzoLo schema Centazzo
CREATIVITA' E BELLEZZA - E poi propone il suo progetto per l’Italia sinteticamente schematizzato in una nuova società che si dovrebbe reggere sulle colonne della creatività e della bellezza che poggiano le fondamenta sul valore dell’etica per poi reggere tutti i settori portanti di questo nuovo rinascimento. «L’Italia -scrive -per salvarsi ha bisogno di una visione di un sogno che unisca tutti gli italiani per un unico obiettivo». Un’analisi ed un progetto più o meno condivisibili che magari potrebbero essere lo spunto per un dibattito sul futuro del Paese. Ma la principale domanda resta lì: perché un affermato imprenditore, in passato già invogliato ad entrare in politica, compra tre pagine a pagamento sui giornali nazionali?
NIENTE POLITICA - Centazzo nega assolutamente di prepararsi ad entrare in politica. E ricorda di aver già rifiutato in passato le offerte di vari partiti. «Io considero la politica il tumore dell'Italia -afferma- bisogna salvare la parte sana di questo paese che sono i giovani. Debbono essere loro i protagonisti di questo rinascimento». Con le pagine a pagamento sostiene solo di «voler stimolare il dibattito e la riflessione per scuotere dal torpore la parte sana del paese che è tanto schifata da rinchiudersi nel privato e nell'indifferenza».

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