Citigroup: si dimette a sorpresa il numero 1 Vikram Pandit
Il Ceo - ex gestore di hedge fund - ha guidato il colosso bancario Usa durante la crisi subprime e il discusso salvataggio da $45 miliardi da parte del governo americano. Sarà sostituito da Michael Corbat. Guarda VIDEO. Ex numero uno agenzia federale banche Sheila Blair: "Buona notizia, avevo dubbi sulle sue qualifiche". Indecente: compensi superiori a $260 milioni, a fronte di un crollo del titolo di -90%.
New York - Vikram Pandit , 55 anni, ha rassegnato le dimissioni dalla carica di numero uno di Citigroup. Le dimissioni sono arrivate a sorpresa con un comunicato. "Visti i progressi che abbiamo compiuto negli ultimi anni, sono arrivato alla conclusione che questo è il momento giusto perchè qualcun altro prenda l'elmo di Citigroup", è scritto nel comunicato.
L'amministratore delegato, ormai ex, sarà sostituito da Michael Corbat, che ha gestito le operazioni di Citigroup in Europa, Medio Oriente e Africa. Insieme a Pandit, si è dimesso anche il direttore generale John P. Havens, 56 anni.
Viene spazzato così il nucleo della leadership che ha guidato Citigroup nel pieno della crisi del credito globale, e che ha portato i contribuenti americani a salvare la banca dal collasso, con $45 miliardi.
Negativa la reazione delle quotazioni della banca newyorchese, che hanno perso subito dopo la notizia -2,6%. Il titolo ha fatto +39% da inizio 2012 fino a ieri, ma rispetto ad altri titoli bancari rimane fanalino di coda. Mentre Wells Fargo e JPM sono entro il 10% dai massimi di cinque anni fa, e Goldman Sachs è sotto -46%, Citi indossa decisamente la maglia nera, con un crollo superiore a -90% negli ultimi cinque anni.
L'amministratore delegato, ormai ex, sarà sostituito da Michael Corbat, che ha gestito le operazioni di Citigroup in Europa, Medio Oriente e Africa. Insieme a Pandit, si è dimesso anche il direttore generale John P. Havens, 56 anni.
Viene spazzato così il nucleo della leadership che ha guidato Citigroup nel pieno della crisi del credito globale, e che ha portato i contribuenti americani a salvare la banca dal collasso, con $45 miliardi.
Negativa la reazione delle quotazioni della banca newyorchese, che hanno perso subito dopo la notizia -2,6%. Il titolo ha fatto +39% da inizio 2012 fino a ieri, ma rispetto ad altri titoli bancari rimane fanalino di coda. Mentre Wells Fargo e JPM sono entro il 10% dai massimi di cinque anni fa, e Goldman Sachs è sotto -46%, Citi indossa decisamente la maglia nera, con un crollo superiore a -90% negli ultimi cinque anni.
Se non c'è stato alcun cambiamento al pacchetto di compensazioni a favore di Pandit, il dirigente sarà stato pagato $261 milioni nei cinque anni in cui è stato amministratore delegato del gruppo. Havens aveva deciso di lasciare Citigroup alla fine dell'anno ma, dopo l'annuncio di Pandit, ha deciso di dimettersi da subito.
Immediata la reazione di Sheila Bair, ex presidente dell'agenzia federale Usa Federal Deposit Insurance Corp - che garantisce i depositi bancari negli Stati Uniti - che ha commentato affermando che "si tratta di una mossa molto positiva".
Bair ha continuato: "Ero preoccupata per la capacità di Pandit di ricoprire la carica di amministratore delegato della più grande banca commerciale, in quanto lui non è stato mai un banchiere commerciale". Scelto nel 2007 a guidare Citigroup, Pandit era stato infatti in precedenza un gestore di hedge fund.
L'addio del ceo arriva all'indomani dei risultati di bilancio relativi al terzo trimestre di Citigroup, che hanno messo in evidenza un crollo degli utili -88%. Citi ha guadagnato $468 milioni, o 15 centesimi per azione, contro i $4,8 miliardi o $1,23 per azione dello stesso periodo dello scorso anno. Ha pesato soprattutto la svalutazione dell'uscita della banca da Morgan Stanley Smith Barney.
Pandit ha subito personalmente una forte umiliazione dalla Fed, all'inizio del 2012; nel mese di marzo, la Federal reserve ha infatti detto no alla richiesta di Citigroup di alzare i dividendi o aumentare le operazioni di buyback, citando le preoccupazioni sui risultati poco confortanti del colosso, messi in evidenza dallo stress test. Subito dopo, gli azionisti hanno rifiutato un pacchetto di compensi per Pandit per $15 milioni.
Nato in India nel 1957, Pandit si trasferisce negli Stati Uniti a soli sedici anni dove, dopo una laurea in ingegneria, consegue il Phd in Finanza alla Columbia University. Il suo battesimo ufficiale nella finanza arriva nel 1983, quando approda alla Morgan Stanley: qui tra i numerosi compiti che gli verranno affidati, svolgerà un ruolo chiave nella realizzazione del sistema di trading elettronico ed è in rima fila nella creazione della prima divisione brokerage. L’avventura alla Morgan Stanley dura oltre 20 anni, fino al licenziamento arrivato nel 2005. Il successivo approdo a Citigroup, nel 2006, è la conseguenza della vendita allo stesso istituto dell’hedge fund da lui nel frattempo fondato, Old Lane Partner.
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