La definizione del signoraggio, secondo l'Académie Française: "se dit du droit que prenait un souverain sur la fabrication des monnaies"(Dizionario della lingua francese, 1935). Ovvero: "del diritto che prendeva un sovrano sulla fabbricazione delle monete". In pratica, dedotte le spese di coniazione, o monetaggio, la differenza tra il valore nominale della moneta ed il suo valore intrinseco (metallico) di mercato. Con la creazione di strumenti monetari sempre meno intrinsecamente costosi, come cartamoneta o scritture contabili, tale valore è aumentato fino a coprire la quasi totalità del valore nominale o numerario. Nel frattempo però sono spariti i sovrani, in senso storico, cioè gli imperatori, i re, gli zar, etc. Nel sistema statuale occidentale attuale la sovranità si intende attribuita al popolo, ma il diritto di signoraggio rimane allocato ad entità, di fatto sotto controllo privato, denominate "banche centrali" o "banche commerciali" (nel caso della moneta creditizia). Con la crisi del 2008-2009, specialmente in Italia e negli Stati Uniti, è nato un vasto movimento su internet che rivendica la sovranità popolare o statale/governativa sul diritto di signoraggio. Questo movimento rivendica la redistribuzione del signoraggio direttamente ai detentori di sovranità e, nel caso del popolo, attraverso un reddito universale di cittadinanza. Alcune comunità esercitano direttamente il diritto di signoraggio emettendo monete locali o complementari a corso libero, come nel caso del WIR in Svizzera o dello SCEC in Italia.
Personalmente trovo quantomeno buffo che dal 1935 l'Accademia Francese ha cancellato la definizione di signoraggio dal suo dizionario della lingua francese... e voi?
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