Un premio anti-Europa e una Guida pratica per uscire dall'euro (ovviamente è made in England)
Il premio Wolfson per l'economia, ovvero come uscire dall'euro senza troppi traumi. Il premio di 250mila sterline, secondo per generosità solo al Nobel, è stato assegnato stamattina a Roger Bootle, noto economista e capo del team di Capital Economics. Il progetto vincente descrive il modo piú semplice di uscire dall'eurozona per uno Stato membro – l'esempio è la Grecia – e prevede che ci possano essere crescita e prosperità anche "dopo".
L'obiettivo del premio era trovare la migliore risposta alla domanda: «Se uno o piú Stati membri lasciassero l'Unione economica e monetaria, quale sarebbe il modo migliore di gestire la transizione economica per gettare basi solide per la futura crescita e prosperitá di tutti gli Stati membri?».
La convinzione espressa da Bootle è che le conseguenze di un'uscita di un Paese dall'euro siano positive per l'economia degli altri Stati membri e per l'economia mondiale. La "Guida pratica all'uscita dall'euro" che ha vinto il premio consiglia allo Stato debole di lasciare l'eurozona ma introdurre fin dal primo giorno una nuova valuta a parità con l'euro. La proposta di Bootle prevede che tutti i salari, i prezzi e i depositi vengano ridenominati con un tasso di cambio pari a 1. Le banconote e le monete in euro dovrebbero restare per un massimo di sei mesi per piccole transazioni.
Il Paese uscente dovrebbe subito adottare una serie di rigide regole fiscali, annunciare un target di inflazione che sará poi monitorato da un team di esperti indipendenti, vietare l'indicizzazione dei salari e prevedere emissioni di titoli di Stato. Bootle consiglia inoltre che il debito pubblico venga ridenominato nella nuova valuta e che la Banca centrale inietti liquidità nel sistema bancario.
La tabella di marcia consigliata è che un mese prima dell'uscita dall'euro i funzionari del Paese uscente si incontrino in segreto per concordare i dettagli, mentre gli altri Paesi dell'eurozona e le organizzazioni monetarie internazionali verrebbero informati del piano solo con tre giorni di anticipo. L'annuncio dovrebbe essere fatto di venerdì e le banche e i mercati finanziari dovrebbero essere immediatamente chiusi per evitare fughe di capitali.
Il premio, alla sua prima edizione, è stato istituito da Lord Wolfson of Aspley Guise, ex imprenditore inglese elevato alla camera dei Lord, che ha deciso di finanziarlo per rimediare alla carenza di soluzioni per un'uscita ordinata di uno o piú Paesi dall'eurozona. Il concorso è stato organizzato da Policy Exchange, istituto di studi indipendente londinese, mentre il panel di giudici comprende economisti di fama tra cui l'italiano Francesco Giavazzi, professore all'Universitá Bocconi di Milano.
Bootle è stato giudicato il vincitore all'unanimitá perché la sua soluzione è stata considerata la piú credibile. "Si puó non essere d'accordo sul fatto che un'uscita dall'euro possa essere positiva ma il contributo del premio Wolfson ha dimostrato che questa ipotesi è fattibile," ha detto il vincitore.
«Il premio è stato assegnato nella piena convinzione che piú si è preparati e convinti dell'uscita, minori saranno i danni, - ha commentato oggi Lord Wolfson, un noto euroscettico. – L'uscita dall'euro diventa sempre piú probabile. I vari tentativi di stabilizzare l'euro sembrano dare pochi risultati in piú rispetto al rifinanziamento dell'insostenibile debito dei membri piú deboli dell'eurozona. Non è stato fatto nulla per risolvere i problemi strutturali delle economie colpite: sopravvalutazione, mancanza di competitività e altissimi livelli di disoccupazione».
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