mercoledì 30 gennaio 2013

Sudditi dei banchieri-ombra della BCE


ANTROPOLOGIA DEL POTERE E SOVRANITÀ NAZIONALE : 
Luigi Tagliaferri

Il concetto di sovranità ha numerose accezioni che possono variare ed esplicarsi nel percorso storico della vita umana.Quello che è certo è che al concetto di sovranità si riconduce "il potere di legittimazione di primaria e ultima istanza".Il soggetto che possiede la sovranità è dunque colui che, sia esso persona fisica, ente o istituzione "ha il potere di decidere cosa fare e cosa non fare, chi deve fare e chi non deve fare" .
Se percorriamo velocemente la storia dell'uomo dalle sue origini ad oggi possiamo individuare facilmente che l'uomo, è uno degli esseri viventi comparsi su questo pianeta che "ha necessità di vivere in un gruppo con suoi altri consimili" al fine della sopravvivenza della specie.La sopravvivenza della specie umana si fonda su delle principali attività:1) la perpetuazione della specie;2) l'allevamento della prole;3) il reperimento di alimenti;4) difesa dagli attacchi di altre specie viventi e loro emarginazione.Questi quattro fattori principali necessari alla sopravvivenza di qualsiasi specie, e pertanto anche a quella umana, rendono indispensabile l'organizzazione del gruppo e la suddivisione tra i membri di compiti specifici.Questi compiti debbono avere una coordinazione, un soggetto o più soggetti che si prendano la responsabilità di individuare le azioni da mettere in atto per perseguire l'obiettivo (procurare il cibo, costruire una casa, allevare la prole, costruire armi e mezzi di difesa, ecc.).Già agli albori della comparsa della specie umana, dunque, si presenta attraverso il coordinamento delle varie attività indispensabili alla sopravvivenza , la necessità di dare vita ad una scala gerarchica, alla cui cima vengono posti i soggetti che coordinano.La scala gerarchica può essere imposta mediante azione forzosa, oppure mediante una discussione pacifica all'interno del gruppo.In entrambi i casi il soggetto, diviene depositario del potere di legittimazione di compiere determinati atti. Nel primo caso, perchè il gruppo accetta passivamente la sua supremazia ; nel secondo caso perchè il soggetto legittimato viene riconosciuto per determinate qualità da tutto il gruppo.La legittimazione ad ascendere al vertice della scala gerarchica, pone nelle mani del gerarca il potere di imperium, ovvero la sovranità.La sovranità trova la sua legittimazione nel comando e nella consecutiva obbedienza alle regole che il gerarca pone di volta in volta.
Questo breve excursus ci fa comprendere che in un gruppo, e di conseguenza in una moderna società, come è oggi quella umana, la legittimazione di una forma di sovranità ha due percorsi : uno ascendente ed uno discendente.E' ascendente quando deve essere identificato il soggetto che esercita il potere di imperium; è discendente quanto il soggetto che esercita il potere di imperium detta un ordine o un comando.Ecco perchè la sovranità può essere potere di prima e ultima istanza.
Nel corso della sua evoluzione e della sua espansione, l'uomo ha individuato ed utilizzato numerose forme di sovranità ed esercitato differenti poteri di imperium. In alcune società tali forme di imperium sono state concentrate nelle mani di un unico o pochi soggetti; in altre società più evolute, il potere di imperium viene condiviso da più soggetti.
L'aumento numerico consistente dei membri che formano un gruppo, ovvero una società, le nuove scoperte tecnologiche, l'utilizzo di maggiori e sempre più raffinati mezzi di sopravvivenza e sussistenza, hanno reso indispensabile,non solo la suddivisione del potere di imperium, ma altresì la creazione di vari livelli di esercizio di tale potere. La sovranità, il potere supremo di decidere cosa fare o non fare, ovvero il potere di imperium, viene in questo modo "delegato" attrraverso varie forme a vari soggetti.Questa delega deve essere necessariamente ordinata, regolamentata nonchè limitata.Da questo concetto nasce dunque l'ordinamento giuridico, le regole e/o norme giuridiche e le istituzioni dotate di potere di esercizio di imperium limitato a forme e modi.
Democrazia è una parola di derivazione dalla lingua greca, composta da due lemmi, demos e cratos, che significano potere del popolo.Uno Stato democratico dunque fonda la legittimità dell'esercizio del proprio potere sul popolo. Il quale così denominato è detentore di tale potere in prima ed ultima istanza.In prima istanza perchè esso è il soggetto ascendente a tale potere, l'unico riconosciuto e legittimato; in ultima istanza perchè esso, essendo detentore di tale potere, deve autorizzare chiunque compia atti in delega in suo nome e per suo conto.
Ne deriva quindi che il popolo sovrano, è quel soggetto che nell'ambito di un determinato territorio, esercita il suo potere di imperium, ovvero decide della propria esistenza, delle regole da adottare per una pacifica convivenza e sopravvivenza e nomina i soggetti che in suo nome e per suo conto sono legittimati ad esercitare determinati ruoli e ad adottare certi comportamenti. Il significato di quanto appena descritto è racchiuso nelle parole: Costituzione, ordinamento giuridico, leggi, istituzioni.Queste quattro parole racchiudono in sè il significato di azione oggettiva e azione soggettiva, attraverso le quali la sovranità viene esercitata dal popolo.
L'Italia dunque nel 1948 si "costituisce" quale Repubblica democratica con sovranità appartenente al popolo. Non è un caso che nell'art. 1 della Costituzione, la parola sovranità sia ripetuta due volte, la prima attraverso la parola "democratica" (ovvero potere del popolo); la seconda volta, nel secondo comma che cita espressamente "la sovranità appartiene al popolo....".I soggetti costituenti volevano essere ben certi che a nessuno in avvenire sfuggisse il concetto di chi fosse il legittimo possessore della sovranità.I costituenti nel secondo comma dell'art. 1 della Costituzione proseguironono con " ..... che la esercita nelle forme e nei limiti stabiliti dalla Costituzione".Diedero in sostanza alla Costituzione, ovvero l'accordo tra i membri del popolo sovrano, la rilevanza di legge madre, ovvero il testo di regole basilari su cui si fonda l'esercizio della sovranità popolare. Ciascun cittadino della Repubblica rispettando quelle "forme e limiti" avrebbe garantito un regolare esercizio del proprio potere di imperium, una pacifica convivenza e la gestione dell'interesse pubblico, ovvero del popolo stesso.
E' noto a tutti però che i delegati del popolo sovrano, ovvero le istituzioni da esso nominate, nel lungo percorso della storia della Repubblica Italiana, attraverso meccanismi legali, abbiano di fatto costruito un sistema di procedure che hanno eroso sempre più il potere sovrano al popolo italiano. Hanno in sostanza i delegati abusato della loro delega per sottrarre all'unico soggetto legittimato dalla Costituzione, il popolo, il potere di decidere, ampliando sempre più il diritto discendente di delega, a discapito dell'originario potere di legittima sovranità.
Tale furto della sovranità del potere popolare italiano, ha avuto la sua più palese dimostrazione attraverso la sottoscrizione dei Trattati dell'Unione Europea.La firma di tali Trattati ha sottratto di fatto al popolo italiano la sovranità attraverso: l'obbligo di ricezione del diritto europeo. Con tale obbligo il popolo italiano non è più soggetto originario delle proprie regole di convivenza, sussistenza, ed economia. Qualsiasi norma di legge che esso adotti, se risulta in contrasto con la normativa europea diviene di fatto non applicabile. Pertanto il popolo italiano ha perduto il potere di decidere di fare o non fare sul proprio territorio in qualsiasi comparto sociale ed economico. Non ultimo il potere di coniare e dare valore alla propria moneta, ed essendo impedito di fatto dal poter intervenire con flussi di danaro che possano sostenere la creazione di infrastrutture, sostegno alle imprese, creazione di posti di lavoro, servizi sociali, istruzione e ricerca scientifica.In sostanza i delegati del popolo, ovvero le Istituzioni nonostante l'art. 11 della Costituzione affermi che "sono possibili solo limitazioni della sovranità popolare e solo per fini di pace" illegittimamente, perchè il potere non appartiene a loro, e senza farne preventiva richiesta al "sovrano", ovvero il popolo, hanno ceduto il potere di imperium ad un ente sovranazionale, non eletto dal popolo che di fatto ha ridotto il soggetto sovrano a soggetto suddito.

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