venerdì 13 gennaio 2012

Salgado (Banco Espirito Santo): «Il sistema bancario Ue non funziona»


Le banche portoghesi, così come altri istituti europei, potrebbero trovarsi a dover fronteggiare una crisi di liquidità «brutale». E ciò potrebbe verificarsi nonostante la maxi-operazione di rifinanziamento da 489 miliardi di euro avviata nello scorso dicembre dalla Banca centrale europea. 
A lanciare l’ennesimo allarme sulle condizioni del settore bancario è stato, ieri, il direttore generale di Banco Espirito Santo, Ricardo Salgado. «A creare le condizioni per una drammatica penuria di capitali non saranno le politiche dell’Eurotower bensì la mancanza di fiducia nel sistema», ha aggiunto il dirigente, intervenendo in una conferenza.

Lisbona, d’altra parte, “combatte” da tempo con il problema delle banche locali. Il Portogallo è infatti uno dei tre Paesi dell’Eurozona che ha dovuto ricorrere ad un piano di aiuti congiunto di Ue e Fondo monetario internazionale, proprio in ragione della crisi del settore finanziario.

Salgado, che guida il primo gruppo del Paese, ha poi recitato una sorta di mea culpa, ammettendo che buona parte dei capitali ricevuti dagli istituti di credito del suo Paese non sono stati utilizzati per concedere prestiti, il che ha minato la capacità di recupero dell’economia. «Ciò dimostra - ha dichiarato senza mezzi termini - che il sistema bancario europeo non funziona, dal momento che non concede sufficienti crediti».

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