domenica 22 gennaio 2012

MARIO MONTI MASSONE A SUA INSAPUTA


MARIO MONTI MASSONE A SUA INSAPUTA/Sulle tracce del Massone anglofilo Mario Monti. Parte I. Paradosso dei paradossi: Mario Monti, appena reduce da incontri con Fratelli inglesi della City per chiedere fraterno soccorso, si reca da Lilli Gruber a “OTTO e MEZZO” e dichiara: “Io Massone? Ma se non so nemmeno bene cosa sia la massoneria…” 


C’è da scompisciarsi.
Ma lo faremo solo nelle parti successive di questa serie che inauguriamo oggi: “Sulle tracce del Massone anglofilo Mario Monti”.
Le frasi esatte uscite dalla bocca immacolata del Premier italiano, in risposta a Lilli Gruber durante la puntata “OTTO e MEZZO” del 20 gennaio 2012, sono le seguenti:
Presidente, ma lei e' massone? "Ho visto anch'io quel risultato su Google ma non e' il primo. Prima c'e' Bocconi, quest'altro e' arrivato solo da quando sono temporaneamente assurto a notorietà nazionale", scherza ancora il presidente del Consiglio rispondendo alla domanda sul risultato quando si interroga il motore di ricerca con il suo nome. A ogni modo, e' la risposta, "non so bene cosa sia la massoneria. Io so di certo di non essere massone e non saprei neanche come valutare o accorgermi se uno lo e'". In fin dei conti, ironizza, "per una persona banale e concreta come me e' un concetto un po' evanescente".
Per ora ci limitiamo a registrare queste parole, riservandoci a breve un adeguato commento.
In questa sede possiamo solo osservare che, dopo i Ministri che ricevevano in regalo appartamenti o viaggi a loro insaputa, adesso l’Italia ha un Premier che èMASSONE A SUA INSAPUTA
Forse l’avranno consigliato di parlare così i Fratelli inglesi della City di Londra (“negare, sempre negare, anche di fronte all’evidenza”, come del resto suggeriva Licio Gelli ai fratelli piduisti, se colti con il sorcio in bocca e il nome in qualche lista) dai quali il Massone anglofilo Monti è appena andato a chiederefraterno soccorso per il suo traballante percorso di statista.
Purtroppo, Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, opera del semi-massone Carlo Collodi, rappresentano in Italia un libro molto letto e molto imitato, specie per quel che concerne le parte più drammatica e satirica del romanzo, quella in cui al famoso burattino cresce smisuratamente il naso ogni volta che afferma quello che pensa gli faccia comodo in luogo di ciò che è.
Chissà perché, nessuno si sofferma adeguatamente sulle conseguenze di tali condotte, che condurranno il povero Pinocchio nelle grinfie del Gatto e della Volpe e persino di Mangiafuoco.
Alla prossima puntata.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO
[ Articolo del 21 gennaio 2012 ]

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