E' l'ora del cacerolazo
di Maurizio Blondet - 30/04/2012Fonte: rischiocalcolato
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Un metodo molto usato in America Latina, e con qualchesuccesso, è il CACEROLAZO (pronuncia “caserolasso”) Si scende in piazza con casseruole epadelle, e le si sbatte con i mestoli. Vuol dire “il popolo ha fame” perchè lepentole sono vuote, somiglia molto alla protesta dei carcerati (quando sbattono la gavetta contro le sbarre); dice ai politici: “Andate tutti a casa!”, dunqueesprime molto bene la situazione degli italiani depredati dai parassiti pubblici eprigionieri delle caste.
Un famoso cacerolazo delle casalinghe cilene contribuì a far capire che il governo comunista Allende non aveva il favore popolare, in Argentina è stato spesso adottato contro qualunque governo…E anche noi siamo un po’ sudamericani. Almeno lo è la nostra classe dirigente.
Naturalmente il Cacerolazo non esclude il Salivazo (coprire di sputi i politici), anzi è consigliato unire le due forme di protesta che si rafforzano a vicenda. Ma molto di rado i politici, con le loro scorte ed auto corazzate, si espongono ai sentimenti popolari…
Un cacerolazo si può fare anche sbattendo le casseruole dalle finestre e dai balconi: fa’ un casino tremendo, e non ha bisogno di autorizzazioni di polizia per manifestazioni pubbliche, in quanto la protesta avvviene nell’abitazioneprivata di ciascuno. Basta accordarsi sull’ora, il giorno e il luogo, e centomila finestre risuonino di casseruole!
Dunque, CACEROLAZO. Passate la voce. Qualcuno lo suggerisca a BeppeGrillo: con i suoi mezzi e il suo seguito, può organizzare un cazerolazo di massa molto rapidamente.
Maurizio Blondet
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