IL FUTURO RESTITUITO AI NOSTRI RAGAZZI
Intervista di Luciana Sica allo psichiatra Gustavo Charmet
«Per gli adolescenti di oggi non si può più parlare di lutto dell' infanzia, ma di lutto del futuro. Da sempre amano e odiano il tempo che hanno davanti, perché non sanno cosa gli riserva, né cosa potranno fare o essere. Ma ora la perdita di contatto con la rappresentazione dell' avvenire è disperante. Alla faticosa ricerca di una loro verità rispetto alle identificazioni infantili, i ragazzi sentono di avere davanti un ostacolo insormontabile che sbarra la strada della crescita.
Si dedicano allora al culto dell' eterno presente dichiarando in coro che l' adolescenza è la stagione più bella della vita e la cosa migliore da fare è rimanervi il più possibile».