venerdì 30 marzo 2012

Sgominato racket. Dei banchieri? No, dei lavavetri...

Inchiesta/Agente si finge lavavetri
Aggredito da 2 romeni: è zona nostra/Video

L'operazione a Cinecittà svela il racket. «Vattene, siamo qui da 10 anni»: il poliziotto minacciato e aggredito. Poi l'arresto



L'agente Marco Milani travestito da lavavetri
ROMA - Sarà capitato a chiunque, ai semafori, di imbattersi in un lavavetri. A Roma ce ne sono migliaia. E spesso il fenomeno assume le connotazioni di un vero e proprio racket.
Senza contare le denunce degli automobilisti: minacce, tergicristalli rotti, danni alle macchine. Proprio da queste segnalazioni è partita un'operazione della Polizia Municipale, condotta dall'istruttore Marco Milani, che ha portato all'arresto di due romeni a Cinecittà.

Nella videoinchiesta, vediamo che Milani si traveste da lavavetri e comincia la sua attività in un incrocio molto trafficato, senza dare nell'occhio, con una telecamera nascosta per documentare l'operazione. Finché due romeni non lo vedono e gli si avvicinano, reclamando per sé l'intera zona: «Qui non ci puoi stare, ci sono io da 10 anni, devi andartene», dice uno dei due all'agente.

Minacce e violenze. «Devo lavorare anche io. Posso andare solo un po' più in là?» chiede allora Milani. Invano: «No, no, vattene, qui ci siamo noi», dicono i due, che si fanno sempre più insistenti. Si avvicinano, lo spintonano e infine lo aggrediscono. Milani allora rivela la sua identità, dice di essere un poliziotto, ma i due non ne vogliono sapere e continuano. Finché non arrivano gli agenti del XVII gruppo che arrestano i due romeni, accusati di violenza privata e, dato che l'agente si era qualificato, resistenza a pubblico ufficiale.
Giovedì 29 Marzo 2012 -

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