martedì 24 aprile 2012

Il Golpe Giudiziario della Corte Inter-Americana

www.resistenze.org - popoli resistenti - venezuela - 12-04-12 - n. 405

da luisbrittogarcia.blogspot.it/2012/04/el-golpe-judicial-de-la-corte.html
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Il Golpe Giudiziario della Corte Inter-Americana dell'OEA
di Luis Britto Garcia
01/04/2012
 
1) Vi è nel mondo un tribunale nel quale le vittime non possono accusare, ma presentarsi per essere incriminate dai loro carnefici: la corte dei Diritti Umani. In esse vige la Legge di Erode: le imprese e persino gli individui possono commettere tutti i crimini immaginabili, ma non possono esser giudicati né puniti, in quanto solo gli Stati sono considerati violatori dei diritti umani.
 
2) Poniamo il caso, che una fazione dei media istighi al rovesciamento del legittimo governo, lo calunni accusandolo di aver aperto il fuoco su una manifestazione, menta sul Presidente che si è dimesso, zittisca il governo togliendogli le comunicazioni, si accordi con la dittatura per la consegna degli organi di controllo della comunicazione, inciti alla delazione contro i sostenitori del governo democratico, trasmetta in diretta il suo sequestro, occulti con un blackout informativo i movimenti popolari che alla fine ristabiliscono il governo legittimo, per 63 giorni incatenino i media per incitare al sabotaggio petrolifero che rovina l'economia. Questi crimini non sono considerati violazioni dei Diritti Umani,  perché li hanno commessi imprese e imprenditori. Il colpevole è il governo, che rappresenta democraticamente la maggioranza, per difendersi. La Commissione Inter-Americana dei Diritti Umani, non ha fatto nulla per difendere il legittimo governo e la vita del Presidente Chavez, così come non ha fatto nulla per difendere Rafael Correa contro un altro tentativo di golpe attivato dai media.
 
3) A questo punto il lettore va comprendendo le regole del gioco nel quale è impossibile vincere. Durante tutta la Quarta Repubblica, con le sue tragedie che probabilmente hanno superato le decine di migliaia di scomparsi, con le sue torture, con le sue Caracazos, le sospensioni di garanzia che durarono anni e i prigionieri politici consumati in eterno, la Commissione Interamericana dei Diritti Umani dell'OEA ha preso in considerazione solo quattro denunce per violazione dei diritti umani. Durante l'ultimo decennio senza prigionieri politici, né massacri, la Commissione ha processato 64 casi contro il Venezuela, 39 ammessi e 3 archiviati. Più un governo rispetta i cittadini che rappresenta, più lo si condanna.
 
4) Come condannano i governi che rappresentano il popolo, queste corti che non toccano le imprese, né imprenditori e proprietari, neanche con un petalo di rosa? Nella loro relazione "Democrazia e diritti umani in Venezuela", la Commissione Inter-Americana dei Diritti Umani di Washington ci critica in 1.165 abbondanti paragrafi. Non gli costa molta fatica farlo. Si esprime su casi ancora da decidere in Venezuela; vieta progetti di legge che spettano alla sovranità decisionale dell'Assemblea Nazionale, così come non precisa mai nomi, date, luoghi e fatti; condanna per fatti futuri, ipotetici e incerti, così come si fonda sempre sul sentito dire e ritagli di stampa che nessun tribunale al mondo dovrebbe mai assumere come prova, tanto meno dopo che i media venezuelani pretendono di non essere obbligati ad essere veritieri.
 
5) Come conducono queste pratiche al golpe giudiziario? Il dottore Allan Brewer Carías fu accusato di aver redatto il proclama del golpe di Carmona; venne fatta un amnistia per coloro che erano implicati, ma Brewer la rifiutò in quanto non aveva esaurito le risorse interne. Di fatti la Commissione Inter-Americana ammise la sua petizione il 25 settembre 2009, raccomandando di "Adottare misure per assicurare l'indipendenza del potere giudiziario, riformandolo al fine di rafforzare il procedimento di nomina e rimozione dei giudici e pubblici ministeri, affermando la loro stabilità nell'incarico e eliminando la situazione di provvisorietà nel quale si trovano la maggior parte di giudici e pubblici ministeri, con l'obiettivo di garantire la protezione giudiziaria stabilita dalla Convenzione". Accettando una domanda su questioni su cui ancora i tribunali interni non hanno deciso, con l'argomento che in Venezuela non esisterebbe "l'indipendenza del Potere Giudiziario", la Commissione apre la strada in modo che la Corte Inter-Americana accetti e decida con uguale pretesto su qualsiasi domanda che riguardi le future elezioni di ottobre. La Prima Corte di Giustizia Amministrativa della Corte Suprema sostiene nella sentenza 1939/2008, che in caso di apparente contraddizione tra la Costituzione e un trattato internazionale "la Corte Inter-Americana dei Diritti Umani non può pretendere di escludere o disconoscere l'ordinamento costituzionale interno, può la Commissione coadiuvare o complementare il testo fondamentale che, nel caso del nostro paese, è la norma suprema e il fondamento dell'ordinamento giuridico (art. 7 della Costituzione) ".
 
6) Ma all'udienza del 27 marzo 2008, il Presidente della Commissione Inter-Americana dei Diritti Umani ha proclamato ad alta voce che un trattato è applicabile anche se in contrasto con la Costituzione. Ora sappiamo chi risolverà le controversie sulle prossime elezioni d'ottobre e come. A meno che non vogliamo che un ufficio a Washington decida chi avrà la Presidenza del Venezuela, dobbiamo ritirarci dalla Commissione e dalla Corte Inter-Americana, preferibilmente in compagnia dei diversi paesi che hanno criticato le sue azioni. Il Golpe è un avviso e quello che preparano la Corte e la Commissione dei Diritti Umani della OEA, lo fanno urlando.

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