Fuga di capitali dall’Italia. Le banche ticinesi non hanno piu' di casseforti.
E’ con questo titolo che la Tribune de Geneve parla della fuga di capitali dall’Italia verso la piazza finanziaria ticinese: un espatrio di fondi talmente importante che nel cantone svizzero non ci sarebbero abbastanza casseforti per depositarli.
Secondo Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, l’autorità fiscale italiana, per ovviare al problema alcuni istituti di credito ticinesi avrebbero preso in affitto le cassette di sicurezza degli hotel.
"Il governo del premier italiano Mario Monti ha dichiarato guerra alla fuga di capitali dall’Italia ma pare che il rafforzamento delle misure di controllo abbia accentuato la tendenza a portare i fondi all’estero", scrive il quotidiano di Ginevra.
"Almeno 11 miliardi di euro sono usciti illegalmente dall’Italia negli ultimi tre mesi del 2011 – commenta Befera – Alla frontiera con la Svizzera i sequestri di liquidità sono aumentati del 50%."
Gli italiani non cercherebbero di esportare solamente soldi ma anche metalli preziosi, in particolare oro. Secondo Befera, le uscite illegali di oro sono aumentate del 30%-40% nell’ultimo trimestre 2011: "La fuga di capitali è talmente elevata che alcune banche svizzere hanno iniziato a prendere in locazione i safes negli hotel, in quanto le loro infrastrutture si dimostrano insufficienti".
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