Il Doomsday Clock ... ricordate l'orologio con le lancette che si avvicinano a mezzanotte in caso di possibile guerra nucleare? Il tempo in quel particolare orologio scorre sia in avanti che indietro. L'orologio è sempre attivo. In questo momento segna le 23.55. Un minuto in più dello scorso anno. Cinque minuti all'attacco all'Iran.
Anche per il tempo della Seconda Repubblica esiste un'orologio che però va solo in avanti, come ogni orologio che si rispetti. Un secondo non corrisponde sempre a un secondo, può valere una settimana, o persino un anno. E' il relativismo politico applicato alla realtà. Il tempo può dilatarsi. L'unica certezza è che il meccanismo non si può fermare. Prima che inizi la 25esima ora, quella della resa dei conti, possono passare tre anni o sei mesi (il tempo massimo e quello minimo). La vera Unità d'Italia è quella degli interessi dei partiti, delle grandi aziende ad essi collegate, delle banche finanziate, dei silenzi e delle strane avanzate legaliste di parte della magistratura, dei giornalisti senza più alcun pudore. Io, da tempo, non mi fido più dello Stato e dei suoi rappresentanti. Giudico ciò che fanno, non quello che dicono o rappresentano. E fanno spesso schifo. Il muro di Berlino era uno scherzo al confronto del muro di gomma allestito dal Sistema. Fa rimbalzare qualunque informazione, ogni tentativo di partecipazione popolare. Non fa passare nulla. I telegiornali non dissimulano più la menzogna, la declamano a bocca larga, rane mezzobusto di uno stagno maleodorante. Ci raccontano che non è puzza quella che sentiamo, ma un nuovo tipo di profumo, il Monti Spread N° 5. E' inutile girarci intorno. Siamo in dittatura. E' morbida come la carta della Repubblica per pulirsi il culo, ma è dittatura. Referendum e leggi popolari sono ignorati. Cittadini incensurati No Tav sono lasciati marcire, senza processo, in carcere, mentre i Ladroni Riuniti spolpano la Repubblica. E' una gara contro il tempo, contro il Fotti-Italia Clock. Sistema contro Paese. Il rischio è che, con il tempo dilatato, l'Italia si ritrovi a mezzanotte nelle stesse condizioni del dopoguerra, con la democrazia, la società e l'economia devastate dalla piaga delle cavallette. Spostiamo in avanti le lancette con l'informazione. E' l'arma dei nuovi partigiani. Dopo la notte arriva sempre l'alba. Ci vediamo (comunque) in Parlamento.
Anche per il tempo della Seconda Repubblica esiste un'orologio che però va solo in avanti, come ogni orologio che si rispetti. Un secondo non corrisponde sempre a un secondo, può valere una settimana, o persino un anno. E' il relativismo politico applicato alla realtà. Il tempo può dilatarsi. L'unica certezza è che il meccanismo non si può fermare. Prima che inizi la 25esima ora, quella della resa dei conti, possono passare tre anni o sei mesi (il tempo massimo e quello minimo). La vera Unità d'Italia è quella degli interessi dei partiti, delle grandi aziende ad essi collegate, delle banche finanziate, dei silenzi e delle strane avanzate legaliste di parte della magistratura, dei giornalisti senza più alcun pudore. Io, da tempo, non mi fido più dello Stato e dei suoi rappresentanti. Giudico ciò che fanno, non quello che dicono o rappresentano. E fanno spesso schifo. Il muro di Berlino era uno scherzo al confronto del muro di gomma allestito dal Sistema. Fa rimbalzare qualunque informazione, ogni tentativo di partecipazione popolare. Non fa passare nulla. I telegiornali non dissimulano più la menzogna, la declamano a bocca larga, rane mezzobusto di uno stagno maleodorante. Ci raccontano che non è puzza quella che sentiamo, ma un nuovo tipo di profumo, il Monti Spread N° 5. E' inutile girarci intorno. Siamo in dittatura. E' morbida come la carta della Repubblica per pulirsi il culo, ma è dittatura. Referendum e leggi popolari sono ignorati. Cittadini incensurati No Tav sono lasciati marcire, senza processo, in carcere, mentre i Ladroni Riuniti spolpano la Repubblica. E' una gara contro il tempo, contro il Fotti-Italia Clock. Sistema contro Paese. Il rischio è che, con il tempo dilatato, l'Italia si ritrovi a mezzanotte nelle stesse condizioni del dopoguerra, con la democrazia, la società e l'economia devastate dalla piaga delle cavallette. Spostiamo in avanti le lancette con l'informazione. E' l'arma dei nuovi partigiani. Dopo la notte arriva sempre l'alba. Ci vediamo (comunque) in Parlamento.
> Per bloccare la Tav bisogna informare gli italiani. Il blog lancia una due giorni No Tav in tutta Italia sabato 10 e domenica 11 marzo con la creazione di banchetti per la distribuzione di volantini. La mappa dei banchetti sarà aggiornata in tempo reale sull'area Foursquare del MoVimento 5 Stelle. Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure.
Nessun commento:
Posta un commento