giovedì 7 giugno 2012

LE BALLE DI DRAGHI A FRANCOFORTE



http://www.byoblu.com/post/2012/06/06/Balle-su-balle-e-nessuno-scrupolo!.aspx Banca Centrale Europea: conferenza stampa di Mario Draghi dopo la decisione di lasciare i tassi dell'Eurozona invariati all'1%. Un giornalista gli chiede del MES, il trattato di stabilizzazione europea, in relazione al nuovo orientamente che lo vorrebbe destinato alla ricapitalizzazione delle banche (come vi avevo informato il 30 marzo scorso). Draghi infila una balla colossale senza colpo ferire.
E rivela un'indole protettiva nei confronti degli istituti bancari che nei confronti delle democrazie sembra ignorare del tutto. L'incredibile, stratosferica balla Draghi la sgancia quando, dal minuto 56:41 in poi, dice: "da una parte, l'ESM consentirebbe la ricapitalizzazione delle banche senza aumentare il debito degli Stati". Peccato che siano proprio gli stati a conferire i fondi nel MES. La nostra quota parte, per esempio, sarà di 125 miliardi (cominciamo a pagarne 8 quest'anno) e, non avendoli, evidentemente li prenderemo a debito. Quindi i soldi per la ricapitalizzazione delle banche li verseremo noi, indebitandoci. Perché Draghi tralascia questo piccolo, insignificante particolare?

Ma la seconda osservazione di Draghi suona, se possibile, ancora più sinistra. Ed è l'esatta fotografia della scala dei valori che i tecnocrati adottano nel decidere delle nostre vite. Ipotizzando un utlizzo del MES per ricapitalizzare le banche della zona Ue - il quale sarebbe possibile solo con una modifica del trattato, che non è ancora stato ratificato - il presidente della BCE esprime una perplessità più che giustificata. L'organizzazione denominata MES (che verrebbe istituita dopo la ratifica del trattato omonimo) "acquisirebbe quindi azioni delle banche che ricapitalizza", sostiene meditabondo. E aggiunge: "Ma allora la questione diventa: vogliamo davvero un MES che diventi azionista delle banche che ricapitalizza?". E subito dopo specifica, per meglio rafforzare il concetto: "abbiamo disegnato il trattato con l'obiettivo di diventare un azionista delle banche dell'Unione Europea?".

Draghi è dunque preoccupato di un meccanismo salva-banche che poi avanzi delle pretese sulla "sovranità" degli istituti che salva. Perché, spiega, il trattato non è stato disegnato con questo scopo. Ha ragione, perché il trattato è stato disegnato con lo scopo di acquisire la sovranità non delle banche, ma degli stati membri! Clausole specifiche all'interno del MES infatti obbligano uno Stato che facesse richiesta dei fondi (dopo esserseli tra l'altro pagati) ad accettare un osservatorio permanente sulle politiche adottate dagli organi parlamentari, allo scopo di approvare esclusivamente quelle che gli eventuali investitori esterni del fondo, anche privati, ritengono coerenti con i loro interessi.

Ma allora, se non è accettabile che un fondo pagato con i soldi dei cittadini salvi le banche, avendo la pretesa di entrare a far parte del loro azionariato, perché mai dovrebbe essere accettabile che quello stesso fondo salvi i cittadini che se lo sono pagato, avanzando la pretesa di entrare in Parlamento in qualità di membro non eletto da nessuno? 

Ecco dunque la scala di pesi e misure che regolano il rapporto tra la democrazia e l'economia, così come i signori della tecno-finanza lo intendono senza farsene il minimo scrupolo.

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