UNA TEGOLA SUL MINISTRO
Grilli e la casa col giallo Costava un milione, il mutuo era di 1,5
Sospetto sul prezzo e sul prestito ottenuto per un appartamento di 14 camere ai Parioli
Sospetti sulla casa del ministro delle Finanze Vittorio Grilli. Il sito economico Bloomberg riporta infatti la notizia che Grilli avrebbe acquistato la sua casa ai Parioli, a Roma, a un prezzo inferiore (del 50%) a quello di mercato e con un mutuo addirittura superiore alla somma da versare per l'acquisto.
In sostanza, il ministro nel 2004 ha speso un milione e 65 mila euro per un alloggio di 310 metri quadrati (quattordici camere, una cucina e quattro bagni, con soffitti alti 3.46 metri) nella zona più esclusiva - e cara - della capitale ottenendo però un prestito di un milione e mezzo di euro.
Smentita - Grilli ha subito smentito tutto: "Nella migliore delle ipotesi potrebbe essere considerato un pettegolezzo infondato. È poco professionale e sbagliato criticare le disposizioni finanziarie per l'acquisto di un immobile senza sapere nulla degli altri aspetti del rapporto fra banca e cliente che sottende tutte le transazioni commerciali relative a prestiti e garanzie". E ancora: "Sia questa che qualsiasi altra operazione in cui io sia mai stato coinvolto è perfettamente legale. Non sono mai stato coinvolto in operazioni di riciclaggio di qualsiasi tipo". Oltretutto queste insinuazioni potrebbero influenzare le pratiche di divorzio dalla moglie.
Prestiti - Il venditore della casa, riporta Bloomberg, è Massimo Tosato, vice presidente della fund manager Schroders Plc di Londra e membro del board of overseers della Columbia Business School a New York. A erogare il prestito è stato il Monte dei Paschi di Siena che però sostiene di non dare mai mutui che superino il prezzo d'acquisto di un immobile. Nel 2004, la percentuale massima di un mutuo concesso da Mps si attestava al 95 per cento. Dal 2010 in poi, invece, il prestito è stato erogato da Intesa Sanpaolo. In generale, il limite massimo per un mutuo è l'80 per cento del valore della casa che, in casi straordinari, può arrivare al 100 per cento. Ma appunto, si parla di valore, e se la casa vale davvero almeno due milioni allora un prestito di un milione e mezzo sarebbe "normale". Certo, il sospetto resta.
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