Deutsche Bank, truffa fiscale contro lo Stato
Gli uffici di Deutsche Bank sono stati perquisiti questa mattina a Francoforte nel quadro dell'inchiesta su una truffa fiscale contro lo Stato tedesco compiuta da manager dell'istituto tramite certificati sulle emissioni di CO2. Almeno cinque dei manager coinvolti nella truffa erano stati già licenziati, mentre nel dicembre 2011 il tribunale di Francoforte aveva condannato a pene detentive (da tre a sette anni di prigione) sei persone, tre britannici, due tedeschi e un francese, che avevano confessato una truffa di oltre 230 milioni di euro ai danni dello Stato con il traffico internazionale di certificati sulle emissioni di anidride carbonica.
L'indagine è ancora in corso per appurare eventuali complicità. Deutsche Bank ha fatto sapere che continuare a collaborare con le autorità. Stando a quanto riferito dal settimanale Der Spiegel, sono circa 500 gli agenti di polizia coinvolti nelle perquisizioni condotte negli uffici della banca così come negli appartamenti di alcuni dipendenti a Francoforte, Berlino e Dusseldorf. Sono almeno 25 i dipendenti finiti sotto inchiesta e contro cinque di loro è stato già spiccato un mandato di arresto. Gli inquirenti sospettano che i dipendenti di Deutsche Bank abbiano svolto il ruolo di intermediari finanziari per la frode. La banca tedesca è già intervenuta con licenziamenti e sospensioni.
Ma su questo fronte piove sul bagnato. L'attuale contesto di difficoltà economiche e le variazioni delle leggi per le piccole e medie imprese porterà Deutsche Bank a riorganizzare le attività della divisione olandese, chiudendo uffici e tagliando posti di lavoro nel 2013. In Olanda, Deutsche Bank si concentrerà sulle attività di finanziamento al commercio, pagamenti internazionali e altri servizi finanziari. Si ricorda che la banca tedesca, che ha aperto la sua sede principale per l'Olanda ad Amsterdam nel 2011, conta nel Paese 17 filiali e 1.500 dipendenti.
Già la scorsa settimana il colosso bancario tedesco era finito sotto i riflettori per aver nascosto perdite per 12 miliardi di dollari durante la crisi finanziaria, per evitare un salvataggio da parte del governo. La denuncia è stata avanzata alle autorità Usa, includa la Sec, da tre ex addetti. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la maxi-perdita sarebbe scaturita da una sottovalutazione nei bilanci della banca di una posizione gigante, pari a circa 130 miliardi di dollari, su prodotti derivati noti come "leveraged super senior trades".
Non solo. Deutsche Bank è tra le banche finite nel mirino delle autorità europee per presunta manipolazione dell'Euribor, l'indice di riferimento per i tassi di interesse su miliardi di euro di prodotti finanziari. Le indagini riguarderebbero anche Credit Agricole,Societé Generale, Ubs e Hsbc.
Quintetto che si presume abbia fatto squadra con Barclays, la banca inglese al centro dello scandalo del Libor, che avrebbe ammesso un coinvolgimento anche nell'Euribor. Alla luce del possibile nuovo scandalo, l'European Banking Federation (Ebf), il gruppo che sta dietro l'Euribor, sta portando avanti la propria campagna per evitare lo stesso destino della British Bankers Association, che si è vista strappare dalle autorità inglesi il controllo del Libor. Alla Borsa di Francoforte il titolo Deutsche Bank cede comunque solo lo 0,16% a 34,26 euro.
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