mercoledì 3 ottobre 2012

L'oracolo del Dio mercato-manipolato


Mario Monti. L’oracolo del Dio Mercato…
di Mario Grossi - 02/10/2012
Fonte: mirorenzaglia
Per il pellegrino che vi arrivavstanco, lvisione dovevessere spettacolare. Dopo giorni passati aattraversare a piedi lande desolate, brulle, battute dal sole e aride, l’accoglienzerconsolante. Unvalle alle pendici del monte Parnaso, fittdi cipressi e ulivi che regalavano unfrescombrrigenerante e lfonte Castalicui abbeverarsi primdi, rinfrancati, affrontare a piedi ltortuosviSacra, in salita, che iniziavdunstatuvotivraffigurante un toro e che culminavcon il tempio di Apollo che dominavdall’alto.

All’interno il muto stupore gli mozzavil fiato, ben più che lsalita. Le ricchezze lì dentro raccolte, frutto delle offerte dei fedeli, erano strabilianti, mper essere ammessi al cospetto dell’oracolo e chiedergli di vaticinare ben valevunriccoffertche li impoverivmche permettevdi sedare le loro ansie che, come nere nubi si addensavano, a loro così pareva, sul futuro. Il potere del sacerdote di Apollo ertutto lì. Lpaurdi chi chiedevun oracolo, sperando in unrispostpositive ldiffusopinione che il sacerdote di Apollo fosse in diretto contatto con il dio e che lui soltanto, interrogandolo, potesse ottenere risposta. Un vero Pontefice che fungevdcollegamento trldivinità e gli uomini e che solo lui potevinterpretare e all’occorrenzplacare con sacrifici costosi mbenefici.
Tutto questo mi è venuto in mente nel leggere il titolo di un articolo di Massimo Franco comparso sul Corserdi venerdì 28 settembre, “L’ipotecdi Monti parlai mercati e spaventi partiti”. Il vero potere di Monti non è quello di essere un tecnico (presunto) neutrale, o un grigiocrate amato dalle banche, o un novello uomo dellprovvidenza. Il suo potere si bassullconvinzione dparte dei molti fedeli dellnuovreligione laicche lui è il Pontefice, l’interrogatore dell’oracolo, l’interlocutore unico ed amato del dio Apollo.
Per tutti i fedeli del dio mercato, che con lsuterribile mano dispensatrice di ricchezze di morte credono possregolare secondo il suo imperscrutabile capriccio lvitdi tutti noi, Monti è il collegamento diretto e sacrale con quelldivinità mediorientale. Solo lui può chiederci armenti (pecunia) dsacrificare, sull’arpagana, al dio per sedare lsusete di sangue e per calmare lsucollerolimpicche si dispiega, nello specifico, nel sali scendi dello spreaassolutamente svincolato dqualsiasi logicse non dal suo capriccioso umore.
E’ dunque su quest’aursacrale e intangibile che si fondil potere inossidabile di Monti, che poi si riveste, msolo strumentalmente, dei panni del tecnico, del grigiocrate, dell’uomo dellprovvidenza. E si bassul terrore del futuro dparte dei partiti e dei molti che gli credono. E questpremodernreligiosità, che comunque ci portiamo dentro, non tramonta, assume caratteri diversi mche corrispondono al desiderio interiore di essere tranquillizzati e messi al sicuro.
Non servono nuove elezioni, non serve unreplicdel rito religioso in salstecnicsanarci. L’unicsceltplausibile è ripercorrere il cammino di Adamo (mil merito è di Eva): dare ascolto al serpente, saggio e non infido messaggero, e cogliere lmeldellconoscenza. Lnostrvitsarà durmliberdallschiavitù dellinconsapevolezzpaurosin cui tutti i paladini di unciviltà di Lotofagi vogliono relegarci… e ragionare su come uscire dall’inconcludente giardino dell’Eden che è l’Euro.

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