Fornero-Cancellieri: le comari salva Italia
di Ugo Gaudenzi - 07/02/2012Fonte: Rinascita
Sull’Italia si aggira una Troika che, non conosce limiti alla vergogna.
L’equivoco Monti, dopo essersi genuflesso a Monaco di fronte a banchieri d’affari e finanzieri stupratori delle economie nazionali quali Georges Soros, è tornato in Italia a guidare l’ultimo assalto liberista al lavoro. Qui accolto dall’opera preparatoria alla cancellazione più completa dello stato sociale portata avanti dai suoi due ministri, la Fornero e la Cancellieri, più impegnati nella missione distruttrice del tessuto sociale nazionale.
La signora Fornero, dall‘ “alto” dei suoi decenni di lavoro fisso nella ovattata università di Torino e forte delle sue innumerevoli “consulenze” - interessante in particolare quella presso la Banca Mondiale, noto istituto di beneficienza per i popoli bisognosi di prestiti ad interesse che condizionino il loro sviluppo - continua ad imperversare sul refrain del lavoro fisso quale “illusione”.
La Cancellieri, dall’ “alto” dei suoi decenni di carriera fissa pubblica romana al ministero dell’Interno, ha rincarato la dose offrendo una nuova versione dileggiatrice dei “bamboccioni” (i nostri giovani privati di un futuro): quella su “italiani fermi al posto fisso nella stessa città a fianco di mamma e papà”.
Monti, appena giovedì scorso - dopo svariati decenni di posto fisso nelle università, nelle burocrazie e dopo aver accumulato “gettoni” di consulenza a latere - aveva avuto la faccia tosta di dichiarare “monotono” il posto di lavoro a tempo indeterminato perché “il mondo” ci chiede “mobilità, flessibilità”: cioè lavoro a tempo, insicuro e precario.
La cosa più sconcertante è che nessuna voce critica, nessuna denuncia si leva contro questo governo golpista...
Credono tutti all’irreversibilità del dominio atlantico e liberista. Non hanno mai letto un libro di storia.
L’equivoco Monti, dopo essersi genuflesso a Monaco di fronte a banchieri d’affari e finanzieri stupratori delle economie nazionali quali Georges Soros, è tornato in Italia a guidare l’ultimo assalto liberista al lavoro. Qui accolto dall’opera preparatoria alla cancellazione più completa dello stato sociale portata avanti dai suoi due ministri, la Fornero e la Cancellieri, più impegnati nella missione distruttrice del tessuto sociale nazionale.
La signora Fornero, dall‘ “alto” dei suoi decenni di lavoro fisso nella ovattata università di Torino e forte delle sue innumerevoli “consulenze” - interessante in particolare quella presso la Banca Mondiale, noto istituto di beneficienza per i popoli bisognosi di prestiti ad interesse che condizionino il loro sviluppo - continua ad imperversare sul refrain del lavoro fisso quale “illusione”.
La Cancellieri, dall’ “alto” dei suoi decenni di carriera fissa pubblica romana al ministero dell’Interno, ha rincarato la dose offrendo una nuova versione dileggiatrice dei “bamboccioni” (i nostri giovani privati di un futuro): quella su “italiani fermi al posto fisso nella stessa città a fianco di mamma e papà”.
Monti, appena giovedì scorso - dopo svariati decenni di posto fisso nelle università, nelle burocrazie e dopo aver accumulato “gettoni” di consulenza a latere - aveva avuto la faccia tosta di dichiarare “monotono” il posto di lavoro a tempo indeterminato perché “il mondo” ci chiede “mobilità, flessibilità”: cioè lavoro a tempo, insicuro e precario.
La cosa più sconcertante è che nessuna voce critica, nessuna denuncia si leva contro questo governo golpista...
Credono tutti all’irreversibilità del dominio atlantico e liberista. Non hanno mai letto un libro di storia.
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