Denuncia Equitalia per usura: si rivolge a un'associazione di Parma
Un'imprenditrice bresciana ha denunciato l'ente di riscossione Equitalia per usura: l'iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo dell'associazione Federitalia, con sede a Parma
di Maria Teresa Improta 06/09/2012
Un'azienda sotto sequestro che rischiava di essere venduta all'asta e una denuncia per usura a carico di Equitalia. Succede a Brescia dove l'amministratrice di una ditta di Fiero che si occupa del commercio di metalli invece di subire la cancellazione della propria attività ha scelto di rivolgersi ad un'associazione parmigiana antiusura. Federitalia ha immediatamente provveduto alla perizia delle cartelle esattoriali rilevando tassi usurai.
Ed è subito denuncia. Equitalia Brescia è stata querelata per usura a seguito dell'esposto presentato alla Guardia di Finanza da parte dell'amministratrice bresciana. L'azienda ha così avuto accesso al Fondo di Solidarietà per le vittime d'usura congelando il provvedimento di recupero coatto del credito. Wally Bonvicini presidente dell'associazione, già in lizza per la carica di sindaco alle scorse elezioni cittadine, ha dichiarato che i metodi di Equitalia sono "degni di un paese dittatoriale. Il presidente U.S.A. Adams diceva che una nazione può essere resa schiava solo in due modi: con la spada o con il debito. È quello che stanno facendo. Fanno lievitare i debiti dei contribuenti in maniera esponenziale annullandone ogni possibilità di estinzione. Poi li vessano togliendogli tutto. È un modo subdolo per annientare un popolo. La gente si ammala, si suicida, non è uno scherzo".
In merito alla minaccia di denuncia per calunnia rivoltale da Equitalia nelle scorse settimane, la donna con serenità ha affermato di non essere affatto preoccupata "non sono neanche andata in Procura a chiedere l'attestato di notizia di reato per vedere se realmente è stata mossa un'azione giudiziaria nei miei confronti. Ricevo da tempo intimidazioni dicono che io disturbo la tranquillità dei contribuenti creando disagio ed inducendoli a non pagare. In realtà se cittadini di tutta Italia si rivolgono a noi è solo perché si sentono tutelati".
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