mercoledì 26 settembre 2012

Morti Banche: ennesimo suicidio


Raffaele Rubinacci morto per suicidio a Noale 25 settembre 2012

Suicidio a Noale, Raffaele Rubinacci si impicca nella sua casa di via Matteotti

Per spiegare i motivi del gesto gli inquirenti propendono per possibili problemi economici. Il 52enne era titolare di una ditta di montaggio mobili. E' il secondo artigiano che si toglie la vita in 24 ore

di Gabriele Vattolo - 25 settembre 2012
Via Matteotti a Noale
Via Matteotti a Noale
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"Probabili motivi economici". In questa direzione gli inquirenti si starebbero muovendo per trovare una spiegazione al suicidio di Raffaele Rubinacci, 52enne di Noale. L'uomo, artigiano residente in via Giacomo Matteotti, verso le 14 è stato trovato dalla compagna impiccato allo stipite di una porta della sua abitazione.

Viveva con la donna e un figlio di 12 anni. Non è ancora chiaro se ci siano altre motivazioni, oltre ai possibili debiti, che si siano aggiunte tra le cause del gesto estremo. Gli stessi inquirenti in queste ore stanno cercando di ricostruire la dinamica di quanto accaduto, visto che sul luogo del suicidio non sarebbero stati trovati biglietti o lettere che possano "aiutare" le indagini.


Raffaele Rubinacci era titolare dal 2006 di una ditta di montaggio e smontaggio di mobili, ma la crisi economica avrebbe messo in difficoltà le sue finanze. Nonostante alcuni parenti giurino che la situazione non fosse così "tesa".

Nemmeno 24 ore prima un altro imprenditore si è tolto la vita:Livio Andreato, 47enne residente in via Gorizia a Campagna Lupia, verso le 18 di lunedì pomeriggio si è ucciso dopo aver saturato la propria villetta di gas. Alla vista delle forze dell'ordine accorse per soccorrerlo si è sparato un colpo di fucile al petto. All'origine del suicidio i problemi economici patiti che lo avevano portato a offrire in garanzia la propria abitazione per ottenere un prestito di 300mila euro. Prestito non onorato.Prendendo coscienza che avrebbe dovuto lasciare la sua villetta, ha deciso di togliersi la vita.

"L'economia reale non è ancora uscita dalla crisi - ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia - e, anzi, leimprese, al rientro dalle vacanze, hanno trovato più difficoltà di prima, tra problemi di liquidità, protesti bancari e crediti insoluti". Il governatore ha ricordato l'esistenza dell'apposito sportello dedicato a questi problemi. "Riceviamo di media - ha sottolineato - una chiamata al giorno da imprenditori che pensano al suicidio e non posso che dire grazie a quelle realtà territoriali che hanno saputo fare sistema. Il servizio funziona, perché non solo si ricevono le telefonate, ma si prendono anche in carico le persone, seguendole poi attraverso le Asl".


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