L'Italia che sale - lo spot ufficiale
Ecco lo Spot elettorale di Monti, presentato oggi a Bergamo, all'inaugurazione della campagna elettorale di Scelta Civica. Viene presentato come il riassunto delle cose fatte, ma non si vede nulla, tranne strette di mano. Forse perché non c'è nulla da vedere? Però parte con la Grecia che crolla, con lo spread che si impenna, e termina con lo spread a 287. Ora è chiaro perché, nonostante tutti i parametri economici siano peggiorati in Italia dal 2011, e nonostante l'incertezza di una campagna elettorale alle porte, lo spread si mantiene basso: serve a fornire al professore una ragione d'essere, altrimenti non avrebbe più nessuna credibilità. Ecco l'ennesima manipolazione dei mercati ai danni della democrazia.
Questo è lo spot elettorale di Mario Monti, per Scelta Civica, appena presentato al convegno di Bergamo. Si apre con lo spread alle stelle, con il "Fate Presto", con il disegno della Grecia che cade a pezzi, e si chiude con lo spread che tocca i 287 punti base.
Una circostanza fortunata quella per cui, nonostante tutti i dati siano peggiorati rispetto al novembre 2011, dall'occupazione al Pil, passando per il debito pubblico e senza contare l'incertezza politica, gli investitori manifestino un'inaspettata fiducia nel mercato italiano, al punto da mantenere il differenziale BTP-Bund a 287 punti base. E' così possibile sostenere una campagna elettorale. Cosa sarebbe successo infatti se lo spread fosse salito, proprio quando anche Monti "saliva" in campo? La gente avrebbe pensato che votarlo sarebbe stato inutile, visto che la sua ascesa, voluta dal Colle, non aveva cambiato niente. Si preparano così le condizioni ideali per un Governo Monti-bis.
A voi giudicare un video che, nelle intenzioni dei suoi creatori, dovrebbe elencare tutte le cose fatte dal Governo dei Banchieri. Per parte mia vedo molte strette di mano, ma nessun numero ad avvalorare il conseguimento di risultati concreti. Forse perchè non ce ne sono, e i numeri avrebbero fotografato un Paese in condizioni di devastazione sociale e produttiva.
L'unico parametro mostrato è anche l'unico su cui Monti ha facoltà di intervenire, lo spread. Ma è una variabile di ingegneria finanziaria sulla quale si è influito impoverendo ulteriormente il tessuto sociale (Mes e Fiscal Compact): non rappresenta nulla se non una nuova divinità irrazionale da placare con danze rituali e dalla cui ira funesta non ci si può difendere, se non inchinandosi al suo potere e offrendo in sacrificio tributi sociali.
Lo spread è stato il Cavallo di Troia per assumere il controllo del Paese, e ora quella stessa azione di strategia bellica viene esibita come un monumento edificato in memoria del Giorno della Liberazione. Ma la liberazione di chi, da chi, per chi? La liberazione dal peso sociale delle pensioni, dalle tutele dei lavoratori, dall'onere di fornire una sanità pubblica efficiente, dai diritti acquisiti dei cittadini. La liberazione dei grandi capitali dalla responsabilità di dover sostenere condizioni di vita dignitose per le fasce sociali più deboli, nonché garantirne l'anelito di eguaglianza ed equità.
E' l'assassinio perfetto. Ma la giuria popolare potrebbe essere più sveglia di quanto non si pensi. Il morto potrebbe rialzarsi e raccontare tutto. L'Italia che sale potrebbe essere presto costretta a tenere i piedi per terra e ad occuparsi dei molti che il jet privato non se lo possono permettere.
Guarda con quanti uomini di scorta è arrivato Monti, ieri sera a Milano:
Nessun commento:
Posta un commento