lunedì 12 marzo 2012

I tagli della Monti-nomics esasperano la situazione

di Marco Saba


C'è di meglio. Se recuperassimo l'idea di Aldo Moro di emettere biglietti di stato a corso legale senza bisogno di chiedere banconote in prestito via Bankitalia, potremmo non solo assolvere tutti quei bisogni delle forze armate, cui aggiungerei un bel corso gratuito di criminologia monetaria e bancaria. ma anche lasciare loro tutta la busta paga senza alcuna trattenuta. Fu infatti così che i governi Moro finanziarono le spese statali, per circa 500 miliardi di lire degli anni '60 e '70, attraverso l'emissione di cartamoneta da 500 lire "biglietto di stato a corso legale" (emissioni "Aretusa" e "Mercurio") (1) (2).
File:Aldo Moro headshot.jpg
Aldo Moro
Questa moneta di stato tra l'altro aveva l'importante funzione di immettere denaro senza debito che rendeva solvibile - almeno in parte - il sistema usuraio poiché serviva per pagare gli interessi per i quali il sistema bancario NON emetteva moneta e strozzava il paese (come invece ora fa). L'idea era stata copiata dal periodo fascista in cui tante opere pubbliche vennero finanziate a questo modo. Mentre l'analoga operazione di emettere Am-Lire da parte degli occupanti alleati fu una vera e propria opera di falsari che imposero la loro moneta a suon di bombardamenti addebitandola per lo più a debito pubblico (una perdita di circa 300 miliardi di lire dell'epoca 1943-1952, oltre a tutti i beni di cui si erano appropriati con questo denaro falso). Fu Giovanni Leone a firmare l'ultimo DPR con cui si emettevano le 500 lire. Sia Moro che Leone non ebbero gran fortuna e sappiamo come vennero ringraziati da Bankenstein... Ma ora c'è internet, ora sarebbe molto più facile impedire la reazione della bancocrazia totalitaria diffondendo la conoscenza della materia. Infatti, col senno di poi, non è difficile capire a cosa doveva portare il disegno del terrorismo nel nostro paese: gli anni di piombo si chiusero con due stragi nell'anno del Trattato di Maastricht, il 1992... Questo trattato è un papello tra stati e banchieri mannari, il cui risultato oggi è sotto gli occhi di tutti... Ci ha portato al golpe morbido del governo Monti... Comunque, a seguito dell'assassinio di Moro e delle dimissioni anticipate di Leone, si smette di emettere cartamoneta di stato. La bancocrazia ci aveva anche provato prima a ricattare lo stato, emettendo i famosi miniassegni per erodere il signoraggio che lo stato guadagnava con la propria moneta, ma poi siccome non bastò ricorsero ai mitra e bombe. Ricordatevi che il terrorismo in Italia inizia con due attentati dinamitardi negli anni '60 contro due banche di stato (all'epoca): Banca Nazionale dell'Agricoltura a Milano e BNL a Roma... Oggi lo stato guadagna decisamente spiccioli con il conio delle monetine, dove i margini e la quantità di signoraggio sono niente rispetto all'emissione di cartamoneta e denaro virtuale, proprio una mancia per salvare le apparenze... Dobbiamo proporre di introdurre con vigore una cartamoneta complementare nazionale chiamata Biglietto di stato, con cui soddisfare i bisogni interni del paese. Questa cartamoneta non influirebbe sui parametri di Francoforte, non creerebbe debito e darebbe la libertà al paese di soddisfare tutte le esigenze di base della cittadinanza. La MORO-nomics è un'alternativa degna di essere seriamente presa in considerazione.


Note:



1) DPR 20-06-1966, DPR 20-10-1967 del presidente Giuseppe Saragat
per le 500 lire cartacee biglietto di stato serie Aretusa, Legge 31-05-1966

2) DPR 14-02-1974, del Presidente Giovanni Leone
per le 500 lire cartacee biglietto di stato serie Mercurio, DM 2 aprile 1979


Il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat

File:Giuseppe Saragat.jpg






















Il Presidente della Repubblica Giovanni Leone








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