sabato 25 agosto 2012

Licenziato, uccide l'ex padrone


TORNA IN PRIMO PIANO IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA PERSINO A MANHATTAN

Dramma della disoccupazione all'Empire
Il sindaco di New York: 'Troppe armi'

Panico ieri nella Grande Mela: davanti all'Empire State Building un disoccupato, il 58enne Jeffrey Johnson, ha aperto il fuoco uccidendo il suo ex capo, Steven Ercolino, 41 anni. Poi è iniziata una sparatoria con la polizia, che lo ha ucciso. Almeno nove i feriti. L'ira del primo cittadino Bloomberg: "Abbiamo registrato un calo record di omicidi, ma in giro ci sono troppe armi"

La polizia effettua i rilievi (La Presse)
NEW YORK -
Panico in centro a New York, dove nella mattinata di ieri l'incrocio fra la 34esima strada e la Fifth Avenue, proprio dove si affaccia l'Empire State Building, è stato teatro di una sparatoria. Due le persone rimaste uccise, una delle quali è l'assalitore. Nove invece i feriti, nessuno in pericolo di vita.
Un portavoce dei vigili del fuoco riferisce di aver ricevuto una chiamata di allarme intorno alle 9 ora locale, le 15 in Italia, e racconta che le unità di emergenza sono arrivate sul posto pochi minuti dopo. 
Secondo le prime ricostruzioni, l'episodio sarebbe stato scatenato da una disputa sul lavoro. Da quanto riferiscono fonti ufficiali, ad aprire il fuoco è stato il 58enne Jeffrey Johnson. L'uomo era stato licenziato circa un anno fa da Hazan Import, il negozio in cui lavorava come designer di accessori femminili, nei pressi del grattacielo. L'aggressore ha aperto il fuoco con una pistola calibro 45, proprio contro il vicepresidente del gruppo, identificato da un ufficiale di polizia come Steven Ercolino, di 41 anni. Quindi Johnson, che nel negozio aveva lavorato sei anni ed era stato licenziato per un ridimensionamento del personale, ha iniziato a sparare contro i passanti. Secondo quanto riferisce la polizia, Johnson ed Ercolino non erano in buoni rapporti e il 58enne, quando ancora lavorava per Hazan Import, aveva accusato il vicepresidente di non promuovere il suo lavoro.
Da quanto emerge dai video di sorveglianza, dopo aver ucciso il 41enne, Johnson ha estratto la pistola da una borsa e l'ha puntata verso gli ufficiali di polizia. Questi hanno a loro volta estratto le armi e cominciato a sparare, uccidendolo. In un primo momento, il commissario di polizia Raymond Kelly aveva riferito che Johnson aveva sparato contro i poliziotti, ma le forze di sicurezza hanno poi detto che sono ancora in corso le indagini per capire se l'uomo abbia effettivamente aperto il fuoco anche in direzione degli agenti. "Gli ufficiali di polizia - ha dichiarato Kelly - non avevano assolutamente scelta. Quell'uomo ha estratto una pistola molto vicino a loro e forse ha aperto il fuoco nella loro direzione".
I due ufficiali intervenuti hanno esploso in totale 14 proiettili. Secondo quanto riferisce il sindaco di New York, Michael Bloomberg, alcuni dei feriti potrebbero essere stati raggiunti proprio dai colpi sparati dagli agenti. La pistola semi-automatica di Johnson poteva sparare otto colpi, ma uno è rimasto nel caricatore, spiega la polizia. Alcuni dei feriti sono stati colpiti solo di striscio, ma nessuno, spiegano le forze di sicurezza, è in pericolo di vita. Johnson aveva un altro caricatore all'interno della sua valigetta.
"È stata una terribile tragedia", ha commentato l'episodio il sindaco di New York, Bloomberg, in conferenza stampa. "Non siamo immuni dal problema nazionale della violenza con armi da fuoco", ha continuato il primo cittadino, che recentemente si è pronunciato a favore di maggiori controlli sulle armi a seguito della sparatoria avvenuta il 20 luglio nel cinema di Aurora durante la prima di Batman e di quella avvenuta il 5 agosto in un tempio Sikh in Wisconsin.
I fatti sono avvenuti in pieno centro a Manhattan, poco dopo l'ora di punta e in piena alta stagione per il turismo. La zona dell'Empire, una delle principali attrazioni turistiche della Grande Mela, è tra le più affollate. Sul sito del grattacielo si legge che esso accoglie ogni anno circa quattro milioni di visitatori. Tuttavia, già in precedenza era stato teatro di un episodio di sangue. Nel 1997, un uomo armato di pistola aprì il fuoco sul ponte di osservazione all'87esimo piano, uccidendo un turista e ferendo altre sei persone, prima di uccidersi.

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