venerdì 12 ottobre 2012

Un autunno di agitazione e di lotta


Sciopero contro il sistema
di Fabrizio Fratus - 11/10/2012
Fonte: Arianna Editrice
                                
Si annuncia un autunno di agitazione e di lotta, nei prossimi giorni/mesi vi saranno diversi e sostanziali scioperi.
Perché non dovrebbe essere così?
In questi ultimi decenni il “progresso sociale” ed economico dei lavoratori è decisamente peggiorato in senso assoluto ed incredibilmente arretrato in rapporto al passato e alla crescita della borghesia.
Crediamo che il sistema individualista in cui viviamo abbia corrotto la forza con cui le classi meno agiate, nel passato, hanno conquistato diritti in passato negati.

Ma noi non ragioniamo in termini di classi, abbiamo una visione organica della società. Il modello liberal-capitalista ha riprodotto divisioni sociali e di classe che in passato furono attenuate.
Oggi viviamo in un sistema dominato dalla classe borghese che si accontenta della sua mediocrità attirata solo dalla ricerca della vita comoda e dal denaro. Ecco, in poche parole, spiegato cosa è avvenuto nella nostra società: il modello borghese, vincente, ha introdotto a tutti i livelli l’arrivismo e il mito del danaro.
Il parlamento è luogo di incontro delle forze borghesi che lavorano solamente per il mantenimento dello status quo, luogo in cui si chiacchiera senza poi mai andare all’essenza delle problematiche sociali.
Gli stessi sindacati, in passato liberi da ogni logica partitica e vere forze rivoluzionarie, hanno in questi anni cercato il mantenimento dei diritti acquisiti senza accorgersi che nella realtà erano complici del sistema borghese basato sullo sfruttamento dei lavoratori. Ed è così che ci ritroviamo manager, consulenti, amministratori  che guadagnano centinaia di volte più di coloro che effettivamente producono ricchezza. Una situazione insostenibile che conduce inevitabilmente a scioperi e atti di rivendicazione sociale.
La nostra visione, però, è di tipo organica e quindi, essendo palesemente a favore dello sciopero, optiamo per la formula dello sciopero ideato da Sorel, sciopero generale con l’intento rivoluzionario per spodestare gli arrivisti e arricchiti oggi al potere.
Uno sciopero e una rivoluzione che porti ad un nuovo patto sociale tra le categorie produttive di beni di consumo come di servizi sia di uso privato che pubblico.

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