lunedì 11 febbraio 2013

Maroni: "Una moneta locale oltre l'euro"


Maroni: "Una moneta locale oltre l'euro". Bersani ironizza: "La chiami marone"

ultimo aggiornamento: 09 febbraio, ore 13:01
Roma - (Adnkronos/Ign) - Il candidato di centrodestra alla Regione Lombardia: "Creare un circuito alternativo è utile e può servire a dare un aiuto concreto alle imprese nei momenti di crisi, non escludo che alla fine decideremo di farlo"




Roma, 9 feb. (Adnkronos/Ign) - "Monete locali che si affiancano all'euro" come "negli anni Settanta i mini assegni che erano moneta alternativa". Lo propone Roberto Maroni, ospite de 'Il Giorno.it., che ricorda "studi che stanno facendo alcune università come la Bocconi. Creare un circuito alternativo è utile e può servire a dare un aiuto concreto alle imprese nei momenti di crisi, lo stiamo valutando con molta attenzione, non escludo che alla fine decideremo di farlo, ci sono 13 esperienze in Europa, aree geografiche, all'interno delle quali vige questa moneta alternativa, una specie di sistema di baratto ma che funziona".
Alla proposta del leader leghista arriva subito la reazione ironica del segretario Pd Pier Luigi Bersani dal palco dell'incontro con i progressisti europei riuniti a Torino: "Ho letto che Maroni avrebbe pensato di battere una nuova moneta in Lombardia. Discutendone con Schulz avremmo pensato che potrebbe chiamarla marone: un marone, cento maroni..."
Ma dal leader del Carroccio che, ha assicurato, in caso di vittoria alle regionali "cesserò di fare il segretario della Lega, lascerò il posto ad un giovane, perché voglio essere il governatore di tutti i lombardi", sono venute anche altre proposte come il "Fondo 50, che avrà una dotazione di 50 milioni di euro per dare un contributo alle start up fino a 50mila euro a fondo perduto".
Quanto al freno allo sviluppo costituito dalle mafie, l'ex ministro dell'Interno assicura che "con me governatore la mafia la cacciamo dalla Lombardia". E propone "appalti a chilometro zero. I Comuni devono coinvolgere le imprese che ci sono qui, del territorio, imprese che si conoscono e non vengono da duemila chilomteri e non si sa chi sono, magari riciclano soldi della mafia. Questo è un modo per dare lavoro ai nostri e tenere la mafia fuori dalla Lombardia".

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