Cos'è il signoraggio bancario
Abbiamo ricevuto diverse e mail le quali ci chiedevano se sapessimo cos'è il "signoraggio bancario" e se eravamo in grado di dare una spiegazione "elementare", comprensibile a tutti.
http://controlatruffa.blogspot.it/2012/08/cose-il-signoraggio-bancario.html
Partiamo dal presupposto che il concetto è tutt'altro che complicato, infatti uno dei segreti di questo sistema economico sta nella sua "banalità", a volte ci facciamo spaventare dall'istituzionalità dei termini, per esempio il famoso "debito pubblico" in realtà è il debito che ognuno di noi (haimè) conosce perfettamente, per esempio l'acquisto di un pc che paghiamo a rate. Ormai nessuno è proprietario delle proprie ricchezze, un paese ricco ha molto debito pubblico un paese povero ne ha molto di meno, quindi, anche se sembra assurdo, possiamo dire che debito=ricchezza.
Quello descritto sopra è il funzionamento del nostro sistema economico basato sul debito.
Fatta questa premessa partiamo dal principio e scopriamo come si è arrivati al signoraggio bancario.
Tutto ebbe inizio dall'Italia (tanto per cambiare), precisamente nel periodo delle Repubbliche Marinare.
Esse commercializzavano con tutto il mondo conosciuto allora, ed in cambio delle loro merci ricevevano altra merce o monete d'oro, a prima apparenza come succede oggi, ma si può ben capire il rischio che correvano i mercantili, per i pirati era molto semplice rubare dei cofanetti pieni d'oro.
Per risolvere questo problema, la repubblica marinara di Genova, forte del suo "potere commerciale" emise il primo titolo pagabile a vista al portatore esso era numerato, protocollato e quindi certificato. Affinchè tutto funzionasse bene, ovviamente, occorreva che nei luoghi di destinazione dei mercati ci fossero degli istituti delegati dalla stessa Repubblica che permettessero il cambio di questi titoli in oro, nacquero le prime banche.
I mercanti caricavano le navi di merce ed invece di caricare le navi di forzieri d'oro (per poter acquistare altra merce da altri paesi), andavano in banca e si facevano dare un titolo dello stesso valore dell'oro che si sarebbero dovuti portare, ovviamente l'oro veniva versato in banca in cambio del titolo.
A destinazione invece, vendevano la merce trasportata e ne acquistavano dell'altra, ovviamente la merce acquistata veniva pagata con il titolo, il venditore poteva rivolgersi alla banca affiliata della propria zona e cambiare il titolo in oro.
Con il passare del tempo questo sistema acquisiva sempre più fiducia e si arrivò al punto che ormai pochissimi proprietari di titoli andavano nelle banche per prendere l'oro dovutogli, per ovvi motivi in primo luogo per comodità (evitare di avere le tasche piene d'oro) e usavano gli stessi titoli per acquistare altra merce, in effetti il titolo valeva tanto oro quanto riportato sullo stesso titolo.
IL PRIMO LATO OSCURO
Con il passare del tempo le banche si accorsero che avevano in deposito molto oro "inutilizzato" in quanto molti utilizzavano i titoli come mezzo di scambio.
Le banche si resero conto che la percentuale delle persone che andavano a ritirare l'oro era davvero bassa e quindi: "Perchè non far fruttare l'oro che rimane in deposito?"
Fu così che le banche allora stabilirono una percentuale di “sicurezza” oltre la quale poter operare in tranquillità con l’oro depositato dai clienti, assicurandosi di avere una riserva aurea sufficiente ad affrontare eventuali richieste o picchi di richiesta di cambio oro/titoli. Questa percentuale venne stabilita nell’ordine del 20% circa. Fu così che nacque il concetto e il meccanismo di "riserva frazionaria". Questo sistema permetteva alle banche di poter disporre dell’80% dell’oro depositato per i suoi affari.
MA QUALI AFFARI?
Ovviamente le banche, grazie alle "loro riserve", potevano fare dei prestiti a chi ne avesse bisogno e il guadagno consisteva negli interessi che la banca chiedeva nei confronti del "debitore".
I clienti naturalmente, non sapevano che le banche sfruttavano il proprio oro per guadagnarci e se l'avessero saputo le stesse banche avrebbero perso di credibilità ed iniziarono a nascere nuovi contratti scritti in modo poco chiaro dove, comunque, veniva specificato quanto suddetto, in più i clienti venivano incentivati a lasciar depositato il proprio oro all'interno delle banche in quanto si poteva sfruttare "l'interesse attivo".
In questo modo si facevano soldi dal nulla e inoltre si distribuiva tra la popolazione più moneta e oro di quanta in realtà non ce ne fosse in deposito, in reale ricchezza. Fu così che per la prima volta la ricchezza reale divenne man mano ricchezza statistica. Questo sistema è andato avanti per secoli, evolvendosi e strutturandosi sempre di più. Inoltre è facile capire come il fare soldi dal nulla avesse portato le banche a diventare molto ricche.
Il sistema si è evoluto sempre di più e la ricchezza dell’occidente galoppava in modo così veloce che il sistema economico e monetario faticava a seguirla. I soldi iniziarono a non bastare più, soprattutto dopo la rivoluzione industriale sino ai giorni nostri. Così le banche furono “costrette” a rivedere i numeri, ad osare, ritoccando come prima cosa la percentuale di riserva frazionaria. Inizialmente la riserva frazionaria era del 20%, oggi è al di sotto dell’1.5%.
Questo si è ottenuto co n una sponsorizzazione dei prodotti finanziari. Siccome l’unico ostacolo al ribasso della percentuale della riserva frazionaria era rappresentato dai cittadini che ritiravano i soldi agli sportelli, si è cercato di diminuire drasticamente questo fenomeno, cercando di incentivare sempre più i contribuenti a investire il loro denaro e a non prelevarlo, ne a tenerlo fermo. Questo enorme flusso di denaro, queste continue iniezioni di moneta portarono subito come conseguenza un fenomeno finanziario chiamato inflazione.
Preferiamo non trattare l'argomento dell'inflazione altrimenti ci dilungheremmo troppo, ma in poche parole l'inflazione è la perdita del potere d'acquisto della moneta (se un kg di pane ieri lo pagavamo 1 euro, oggi lo paghiamo 1,05 euro).
Questo sistema, così portato all’estremo, non poteva reggere se non incentivando un sistema del debito, secondo il quale tutto, dal denaro ai beni, doveva tendere ad essere prestato.
SECONDO LATO OSCURO
La gestione privatizzata del debito tra paesi e la centralizzazione del problema dell’inflazione. In poche parole gli stati non riuscivano più a mantenere in equilibrio un sistema completamente virtuale, soprattutto non riuscivano a scambiarsi beni e servizi in modo equo ed equilibrato, pensiamo all’Europa e agli USA. Il sistema, la ricchezza, non poteva dipendere da quanto fossero bravi i singoli stati a tenere sotto controllo questo cavallo sbizzarrito del capitalismo sfrenato e senza regole. Fu così che invece di fare qualche passo indietro, invece di frenare durante questa impazzata corsa in discesa senza freni, si incentivò il sistema ai limiti dell’insostenibilità. Gli Stati decisero di privatizzare la gestione della loro moneta in modo da delegare a privati sia l’emissione della moneta, sia il controllo dell’inflazione, sottraendo di fatto ai cittadini la sovranità monetaria. Ovviamente i privati guardavano molto di più agli interessi personali che all'andamento dell'inflazione.
I privati si fecero carico del controllo dell’emissione monetaria e di tenere sotto controllo l’inflazione in cambio del guadagno provigionale sulla percentuale sui soldi gestiti ed erogati. Saltiamo qualche decennio e parliamo direttamente dalla BCE (Banca Centrale Europea). La BCE ancora oggi guadagna il 3% del valore facciale (quello indicato sulla facciata delle monete, ad esempio 100€) per ogni moneta stampata e distribuita.
Per questo prima di arrivare a questa soluzione si è fatta la propaganda sul concetto di libero mercato.
L’oro, in tutto questo meccanismo, le riserve auree, che fine hanno fatto?
Questo valore è diventato del tutto virtuale e si basa completamente sulla fiducia che noi portatori abbiamo in essa. Ed è qui che interviene il concetto di signoraggio!
il sistema bancario e monetario così come abbiamo spiegato sino ad ora in pratica non esiste più. Facciamo un esempio tra come era prima e come è ora:
Partiamo dal presupposto scritto sopra secondo il quale a garanzia del valore reale della moneta non vi è più nulla, niente oro, niente ricchezza, se la moneta scompare, di conseguenza, scompare la ricchezza monetaria (ma non economica).
Quando la moneta e il debito erano reali:
Prendiamo dell’oro, tutte le nostre riserve d’oro e visto che non possiamo girare con lingotti e compravendere con blocchi di oro decidiamo di stampare tanta moneta quanto oro abbiamo. Se prestiamo questa moneta a Tizio e lo stesso non la ridà indietro, Tizio con quella moneta puoi comprarti tanto oro quanto vale. Quindi noi avbbiamo perso il valore equivalente al valore della moneta che abbiamo prestato. Per esempio abbiamo prestato 10.000€? Se Tizio non li rende indietro abbiamo perso esattamente 10.000€.
Oggi invece funziona così:
Prendiamo dei post-it, diciamo 1000 post-it e li paghiamo in totale 10€.
Poi su ogni post-it facciamo stampare una cifra in euro, diciamo 10€ (valore nominale)
Prestiamo a Tizio quei post-it 10.000€ della mia ricchezza, ma solo 10€ più l’inchiostro e il lavoro… assumiamo indicativamente 20€ (Valore Intrinseco)
Se Tizio non ci ridà i post-it che ti abbiamo prestato, noi quanto abbiamo perso nominalmente? 10.000€, ma realmente? 20€.
Noi ovviamente facciamo il gioco di arrabbiaci come se tu Tizio mi avesse rubato ben 10.000€, ma dentro di noi siamo arrabbiati realmente solo per la perdita del 20€.
Abbiamo cercato di spiegare la differenza tra valore nominale e valore intrinseco in “soldoni”
Il signoraggio, in pratica e non in teoria, è proprio questo, avallato e permesso dalla privatizzazione della moneta. Inflazione? Gli Stati occidentali decisero sin dagli anni 60/70 di privatizzare la moneta vendendo il servizio della manutenzione dell’inflazione ai privati ai quali hanno venduto la sovranità monetaria. Il punto è che è stato solo un grande inganno perchè, come vediamo, nessuno si è occupato di mantenere equilibrata l’inflazione e si è stampato migliaia di volte più denaro di quanta ricchezza possedessimo. Ed eccoci qui.
Quando uno Stato ordina sovranamente la stampa di 100€, per contratto la BCE ne ricava 3€. Quindi il “signoraggio” equivale al 3%. Ma se lo Stato chiede in prestito alla BCE della moneta cosa succede?
Succede che lo Stato deve ridare indietro alla BCE i 100€ più i 3€ derivanti dal contratto di stampa e distribuzione. Quindi il signoraggio bancario è di 100€ + 3€
TUTTI GRIDANO DI VOLER USCIRE DALL'EURO
L’euro è una moneta privata e fa parte del sistema economico basato sul debito e sul valore virtuale e non reale. Quindi qualsiasi movimento si faccia con l’euro, come con il dollaro, si crea matematicamente per sua natura debito e debito significa povertà. La moneta unica europea sarebbe una bella cosa, ma dovrebbe essere europea, del popolo europeo e non privata come spiegato sopra… esattamente come per il dollaro
con l’attuale sistema monetario internazionale, il debito nasce virtuale, non reale. Purtroppo… grazie a un mercato del debito, dove tutti comprano il debito di tutti (perché non si compra e non si vende più ricchezza da molto tempo ormai) il debito da virtuale passa automaticamente a reale. Come? I cittadini che investono i loro risparmi in obbligazioni statali (es. BOT), altro non hanno fatto che acquistare un debito e nel momento in cui lo hanno fatto il debito da virtuale è divenuto reale e a loro personale carico. Stessa cosa tra le nazioni. Se la Francia acquista del debito dall’Italia, nel momento in cui l’Italia non restituisce questo debito alla Francia non è la BCE a perderci (stampando questa denaro ormai dal nulla), ma la Francia e così via.
Nessun cittadino è disposto a perdere i propri risparmi, soprattutto se i risparmi sono consistenti. Il problema è che questa crisi economica andrà a toccare tutti, soprattutto i grandi risparmiatori e non si può tornare indietro. I medi e grandi risparmiatori sappiano che i loro risparmi sono solo debito e qualora non fossero investiti sono solo carta straccia senza alcun supporto di ricchezza reale sotto, come può essere l’oro
Facciamo sapere che sappiamo… questo è fondamentale per cominciare a cambiare le cose.
VI INVITIAMO A VISIONARE DUE VIDEO CHE ABBIAMO TROVATO SU YOU TUBE
Nessun commento:
Posta un commento