martedì 21 agosto 2012

I pacifinti dell'Europa del Dio Euro


Altro che pace! Stiamo subendo una guerra sferrata da islamici e finanza speculativa!

La tesi “incontrovertibile” degli euro-ottimisti è che, piaccia o meno, quest’Europa del dio euro, dei banchieri, dei burocrati e della pseudo-democrazia ci ha garantito per la prima volta nella Storia del Vecchio continente oltre mezzo secolo di pace. La pace! Ma quale pace!
Tra il 2001 e il 2002 due eventi cambiarono il corso della nostra Storia: la guerra globalizzata al terrorismo islamico e l’ingressodell’euro nel mercato finanziario internazionale. Ebbene dieci anni dopo registriamo, da un lato, il successo netto e inarrestabile del Jihad, la “guerra santa” dichiarata dal radicalismo islamico ovunque nel mondo persino all’interno dell’Occidente e, dall’altro, lo scatenamento di una guerra che sta impoverendo i popoli, dilapidando i beni pubblici, annientando la sovranità degli Stati, scatenata dalla finanza speculativa globalizzata  dopo il tracollo delle banche indebitate da titoli tossici il cui ammontare supera di 12 volte tanto il valore del Pil, ossia dei beni e dei servizi reali prodotti a livello mondiale.

Mentre dieci anni fa fu l’Occidente a promuovere l’offensiva contro Al Qaeda dopo la tragedia delle Due Torri Gemelle, oggi assistiamo alla sconvolgente alleanza tra l’Occidente e il radicalismo islamico, che ha assunto il volto suadente dei Fratelli Musulmani, finendo per tradursi nella convergenza dell’interesse dei fautori della guerra santa islamica e della guerra finanziaria globalizzata. Questa alleanza la tocchiamo ad esempio in Siria dove le milizie islamiche dei Fratelli Musulmani, dei Salafiti e di Al Qaeda sono sostenuti sia da Turchia, Arabia Saudita e Qatar sia da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania; così come constatiamo l’alleanza finanziaria tra le banche d’affari internazionali, gli istituti centrali di credito occidentali e i Fondi sovrani islamici nelle acquisizioni del patrimonio produttivo e immobiliare occidentale dopo aver ridotto al lastrico gli imprenditori e gli Stati.
Se dieci anni fa Al Qaeda disponeva soltanto dell’Afghanistan come base sicura in virtù dell’alleanza strategica con i Taliban, mentre l’insieme degli attentati perpetrati nei Paesi islamici e all’interno all’Occidente erano affidati a cellule che operavano segretamente, oggi Al Qaeda controlla direttamente dei territori e li gestisce alla stregua di autorità governativa in Somalia, Mali, Yemen e Nigeria, così come è in grado di far pesare la sua presenza con l’arma del terrorismo in Afghanistan, Pakistan, Iraq, Libia, Siria, Egitto, Algeria e Indonesia.
Se dieci anni fa l’Occidente, nel bene e nel male, sosteneva sulla sponda meridionale e orientale del Mediterraneo dei regimi autocratici sostanzialmente laici anche se  irresponsabilmente promotori dell’islamizzazione delle loro società nell’illusione che accogliendo le istanze degli islamici radicali avrebbero svuotato di contenuti la loro rivendicazione di scalzarli dal potere, oggi l’Occidente è ovunque schierato al fianco dei Fratelli Musulmani, nemici giurati della laicità e della democrazia sostanziale, apostoli della sharia, la legge coranica, della “guerra santa” esplicita contro Israele e dissimulata contro gli ebrei, i cristiani, gli apostati, gli infedeli e le donne.
Se dieci anni fa i popoli sulla sponda meridionale e orientale del Mediterraneo vivevano in condizioni disagiate per il fallimento di un modello di sviluppo scimmiottato dai Paesi industrializzati, la cronica disparità nella distribuzione delle risorse, il più elevato tasso di analfabetismo al mondo, l’impennata dei prezzi dei generi di prima necessità sul mercato internazionale, le guerre contro Israele concepite come valvola di sfogo delle frustrazioni interne, finendo per consolidare il ruolo delle moschee come vera forza di opposizione al potere delle caserme, oggi quei popoli stanno sprofondando in una crisi peggiore e senza speranza perché l’obiettivo strategico dei nuovi regimi islamici è l’imposizione della sharia costi quel che costi, demonizzando i laici e tutti coloro che la pensano diversamente, sottomettendo le donne, perseguitando i cristiani e le minoranze islamiche “eretiche”, scatenando la guerra contro Israele finalizzata all’annientamento fisico di tutti gli ebrei perché prescritto dal Corano e praticato da Maometto.
Solo ieri le cronache segnalano l’esplosione di tre autobombe nel centro della Tripoli “libera”, capitale della Libia finalmente affrancata dal tiranno Gheddafi; lo sbarco a Lampedusa di circa 400 immigrati clandestini per metà dell’Africa sub-sahariana e per metà fuggiti dalla Tunisia, la culla della sedicente “Primavera araba” che avrebbe dovuto donare democrazia e prosperità e che si sta rivelando il tragico inganno del passaggio da una dittatura laica con cui c’erano margini di emancipazione democratica a una dittatura islamica che è nemica giurata della democrazia sostanziale e dei diritti fondamentali della persona; l’affronto all’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, il cui messaggio di saluto non è stato letto dagli islamici riuniti per festeggiare la fine del Ramadan, il mese del digiuno coranico, evento che difficilmente si sarebbe verificato con il suo predecessore Tettamanzi fautore della costruzione di una grande moschea e di piccole moschee in ciascun quartiere di Milano.
Sempre ieri è morto Angelo di Carlo, 54 anni, disoccupato che l’11 agosto scorso si era dato fuoco per protesta davanti a Montecitorio. Che c’entra con gli islamici? C’entra in quanto vittima di guerre parallele condotte simultaneamente dalla finanza speculativa e dal radicalismo islamico incredibilmente alleati. Queste guerre hanno costi finanziari, economici e sociali che superano quelli della prima e seconda guerra mondiale; producono vittime, morti ammazzati, suicidi per disperazione, disoccupati e inoccupati che sono morti dentro, non conoscono certezze o speranze; hanno stravolto le Costituzioni e le democrazie imponendo dittature islamiche e finanziarie; cancellato la sovranità monetaria e nazionale assoggettando gli Stati a poteri stranieri transnazionali e internazionali. La verità è che siamo in guerra su più fronti. Altro che Europa che ha garantito la pace!  twitter@magdicristiano

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