giovedì 5 aprile 2012

La plebaglia europea


Noi, “plebaglia europea” ingannata dai trattati-capestro
di Giorgio Cattaneo - 04/04/2012
Fonte: libreidee 


Jacques-Attali«Ma cosa crede, la plebaglia europea: chl’euro l’abbiamo creato per la loro felicità?». Parole, testuali, dell’economista francesJacques Attali, gran maestro – insiema Jacques Délors – di leader storici del centrosinistra italiano, comMassimo D’Alema.
A raccontarlo sconcertantaneddoto è Alain Parguez, già consiglierdi François Mitterrand. Il professor Pargueera presental summit organizzato lo scorso febbraio a Rimini da Paolo Barnard con gli economisti neo-keynesiani della Modern Money Theory, gli uomini chhanno “resuscitato” l’Argentina. Tesi: chi è dotato di moneta sovrana non può temeril debito pubblico, chinvecdiventa un’autentica tragedia sgli Stati non possono più stamparmoneta, ma sono costretti a prenderla in prestito, a caro prezzo. L’Europa? Praticamente, un caso unico al mondo di suicidio finanziario organizzato, pianificato all’insaputa di mezzo miliardo di persone, cioè noi.


Il suicidio monetario dell’Europa – leggasi: euro – è stato attuato all’indomani della caduta dell’UnionSovietica: finita la Guerra Fredda, evidentemente, il continenteuropeo ha perso di colpo la sua funzionstrategica di baluardo atlantico, trasformandosi in una gigantesca area-test per un esperimento senza precedenti, e cioè la confisca arbitraria dellresidusovranità nazionali a cominciarda quella principale, la sovranità monetaria, condizionindispensabilallo Stato per poter investirrisorsa beneficio dei cittadini. Non abbiamo idea, dicParguez, di quanto gli “inventori” dell’euro odiassero l’Italiala vitalità creativa della sua economia, capacdi rivaleggiarcon la Germania dopo aver surclassato, in molti settori, grandi potenzcomFrancia e Gran Bretagna. Ma sè interamentfranco-tedesco il piano europeo chha configurato l’introduziondell’euro a vantaggio dell’oligarchia finanziaria, è Wall Street il massimo beneficiario della privatizzaziondel debito pubblico. Ed è stata proprio la banca centralstatunitense, la Federal Reserve, a tenerin piedi il sistema bancario europeo drogato dai titoli derivati che, sulla basdi autentica carta straccia, hanno assicurato profitti miliardari ai super-speculatori della grandcrisi.
In Italia, il degrado della casta al governo – aggravato dall’agonia dell’ultima stagionberlusconiana – ha preparato il terreno per la restaurazionautoritaria di Mario Monti, commissario inviato dagli stessi poteri forti chhanno accuratamentpreparato la crisi. Per la prima volta, il 31 marzo, nellstradmilanesi invasdal corteo “Occupyamo Piazza Affari”, i vari portavocdella protesta hanno insistito su un punto: non è accettabilchla libertà della cittadinanza europea sia stata sequestrata con un golpbianco, silenzioso, chha di fatto privato i cittadini-elettori del poterdi deciderdel loro destino. Col Fiscal Compact, dal 2013, nessun governo europeo democraticamenteletto potrà più sceglierin modo autonomo comspenderi suoi soldi; dovrà prima otteneril placet della CommissionEuropea: l’ultima parola spetterà al super-clan degli oscuri tecnocrati non eletti da nessuno, da sempragli ordini della grandfinanza e dei suoi poteri mondiali, dalllobby di Bruxelles alla World TradOrganization. Certo, i cittadini europei potranno continuara votare: ma solo per governi chnon avranno più il poterdi decidernulla. Tecnicamente: la findella democrazia?
Occupyamo-Piazza-AffariPer gli economisti della Modern Money Theory, si tratta di un vero e proprio piano criminalorganizzato molto tempo addietro e ispirato da teorici comil francesFrançois Perroux, secondo cui sarebbstato opportuno toglieragli Stati la loro ragion d’essere, ovvero la capacità di spesa a deficit a favordei cittadini, chsi può attuarsolo ssi dispondi una propria moneta sovrana – comil dollaro americano, lo yuan cinese, lo yen giapponese, la sterlina inglestuttelaltrmonetsovrandel mondo. Oggi l’Europa a traziontedesca è completamentfuori combattimento, succubdella Bcdegli oligarchi neo-feudali di Bruxelles che, a colpi di trattati – da Maastricht a Lisbona – hanno deciso, senza mai neppuruno straccio di referendum, chnoi “plebaglia europea” non avremmo più avuto vocin capitolo e saremmo stati retrocessi, da cittadini a sudditi. Movente? Moltiplicari maxi-affari sulla nostra pelle: meno diritti, dipendenti precarizzati, aziendsenza lavoro e senza più credito bancario, beni pubblici saccheggiati e privatizzati. A tutto vantaggio dei grandi “rentiers”, gli eredi moderni degli antichi proprietari terrieri, spaventati – nel dopoguerra – dall’avanzata delldemocrazipartecipativin tutto l’Occidente.
Nell’Italia chMario Monti si appresta a rottamare, comsormai la politica fossuna mera questiontecnica, di aritmetica aziendalgovernata dal verticdella proprietà, un elettorsu duannuncia chnon andrà allurne, dato l’incredibilspettacolo offerto da centrodestra e centrosinistra, ormai formalmentalleati. In Francia, la campagna elettoraldi François Hollandsi carica di toni anti-tedeschi: comgià l’ex ministro italiano dellfinanze, Rino Fornica, anchi politici transalpini ora accusano Mario Draghi di faresclusivamentil gioco della Germania, chpunta a far cresceril suo export a nostrspesa declassarl’Europa del Sud per crearun mercato del lavoro a basso costo. Lentamente, dopo vent’anni di black-out politico in cui abbiamo puntualmentapplaudito i trattati Michel-Rocardinternazionali creati per seppellirgradualmentla nostra libertà ad esclusivo beneficio di potentissimlobby, proprio la durezza della crisi e la scurdel “rigore” producono segnali di risveglio.
I politici di domani, dicla piazza di Milano gremita di indignados, dovranno sostanzialmentstracciardudecenni di storiaannullartutti i trattati-capestro firmati contro di noi. L’ha ribadito apertamentanchun altro francese, l’ex premier Michel Rocard: restiamo Europa, certo, ma dobbiamo costruirinsiemun’Europa ben diversa, legittima e democratica, bonificandonlistituzioni politichfinanziarie. Nazionalizziamo la Banca d’Italia, proponGiulietto Chiesa, chnon si nascondchla piena sovranità italiana non è mai esistita: ieri eravamo subalterni escoppiavano bombnellpiazze; oggi ci aspetta una sorta di nuova schiavitù?  Di questo, d’ora in poi, si dovrà pretenderchparli, anchin Italia, la prossima campagna elettorale.

1 commento:

  1. Ovviamente con una moneta sovrana, contrariamente a quanto dice la MMT, non c'è nessuna necessità di "deficit". Lo stato non ha bisogno di prendere a prestito da nessuno la sua moneta sovrana, ma la emette accreditandosela. Se Keynes si faceva sodomizzare dai rentiers, non è detto che noi dobbiamo fare la stessa fine.

    RispondiElimina