domenica 13 gennaio 2013

Disoccupato, si suicida

Disoccupato si suicida: era senza stipendio da 10 mesi

Tragedia a Mirto Crosia, nel Cosentino. Un 49enne si suicida gettandosi dal tetto dell'abitazione dei suoceri

Disoccupato si suicida: era senza stipendio da 10 mesi
Un'altra vittima del lavoro che non c'è. Un uomo di 49 anni non ce l'ha fatta a reggere la pressione data dalla mancanza di un impiego. E' questa, secondo i carabinieri di Mirto Crosia, paese in provincia di Cosenza, ad aver spinto l'uomo a gettarsi dal tetto dell'abitazione dei suoceri. Il 49enne non percepiva lo stipendio dallo scorso marzo e da giugno aveva definitivamente perso il lavoro.
Dopo il tragico gesto l'uomo è subito stato soccorso, ma è morto poche ore dopo all'ospedale di Rossano a causa delle gravi ferite riportate nello schianto. Secondo gli inquirenti l'uomo soffriva di crisi depressive cominciate con la perdita del lavoro e poi aggravatesi con il passare del tempo.
UN SUICIDIO AL GIORNO
Purtroppo sono in tante le persone che, schiacciate dalla difficoltà di arrivare a fine mese e dall'impossibilità di pagare conti e bollette, decidono di farla finita. Secondo il secondo rapporto dell’Eures"Il suicidio in Italia al tempo della crisi", il rischio di suicidio è forte soprattutto tra disoccupati ed esodati. Nel 2010 tra i disoccupati i suicidi sarebbero stati 362. Quasi tutti uomini: 310 uomini. Un dato che rivela quanto la componente maschile sia la più fragile, anche per ragioni sociali. Un numero, quello dei suicidi tra disoccupati, che dal 2008 al 2010 è andato aumentando. Nel 2010 c'è stato un incremento del 12,6% rispetto al 2009 e del 16,8% rispetto al 2008.

DISPERATI MAI

La Regione che registra il primato, in questa triste classifica, è la Lombardia. Mentre dopo disoccupati ed esodati, le categorie lavorative più a rischio sono gli imprenditori, i liberi professionisti e i lavoratori in proprio. Qualche mese fa, dai microfoni diRadio24 è partita l'iniziativa “Disperati mai”. Un tentativo, promosso da Stefano Barisoni e da Oscar Giannino, di far sentire meno soli gli imprenditori che, non riuscendo a pagare i propri dipendenti, prendono in considerazione gesti estremi.

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