martedì 13 marzo 2012

Anonymous blocca il sito di Equitalia

Anonymous blocca il sito di Equitalia

Gli hacker accusano la società di impiegare "mesi o spesso anni per le più banali notifiche, facendo così lievitare a dismisura glii nteressi dovuti" e di avere "poteri smisurati".


Un'«anomalia italiana», che opera con «una ferocia inaudita e con pratiche quantomeno opinabili». Con queste motivazioni gli hacker di Anonymous hanno bloccato il sito di Equitalia, dopo aver mandato in tilt nei giorni scorsi diversi siti istituzionali tra cui quelli di Trenitalia, Vaticano, Polizia, Carabinieri, ministero dell'Interno e Governo.
"Abbiamo deciso di dimostrarvi tutto il nostro affetto "pubblicizzando il vosto meraviglioso ed informativo sito inondandolo di richieste, certi che la cosa vi faccia piacere" scrivono gli hacker, rivendicando sul proprio sito il "Tango down". Anonymous accusa la società di impiegare "mesi o spesso anni per le più banali notifiche, facendo così lievitare a dismisura gli interessi dovuti" e di avere "poteri smisurati, compresa la facoltà di bloccare beni mobili ed immobili anche in maniera preventiva e senza nessuna possibilità di verifica o appello da parte dei soggetti colpiti". Anonymous sostiene inoltre che è "ormai conclamato" che "personaggi illustri, con potere politico o comunque di riguardo ricevano trattamenti preferenziali" nella riscossione da parte di Equitalia. "Ebbene - concludono gli hacker - gli italiani sono stanchi dei vostri abusi e delle vostre vessazioni. E noi come sempre intendiamo dar loro voce".

12/03/2012



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