Basta con Monti
Imposte più alte, consumi crollati e spread senza soluzione. Altro che ricandidarlo a premier, rimandiamolo a casa
Se sulla sorte dell’euro siamo condannati ad aspettare i fatti, sulla seconda tesi mi sembra che i fatti parlino chiaro e raccontino di un fallimento tecnico oltre che politico. È dimostrato, infatti, che una dichiarazione di Draghi vale più di dieci provvedimenti di Monti. Tanto più che il premier e il suo governo sono riusciti a distruggere quei pochi settori che ancora reggevano. Il gettito dell’Imu lo abbiamo pagato caro: meno consumi, meno vacanze, meno di tutto e saldo negativo pure per le casse pubbliche. Così come lo stato di polizia fiscale ha solo fatto scappare i turisti con capacità di spesa. Costa Azzurra, Corsica e Croazia ringraziano e incassano, i nostri operatori bestemmiano e molti chiudono.
E siamo solo all’inizio.Ora si scopre che la seconda rata dell’Imu, come era prevedibile ma nascosto dai più, sarà una mazzata. I piccoli proprietari sono giustamente esasperati, altri esercizi commerciali dovranno chiudere e già si parla di un aumento degli affitti in nero per legittima difesa fiscale. Insomma, un disastro. Eppure c’è chi ancora si ostina a considerare Monti come una benedizione e a volerlo ricandidare per succedere a se stesso dopo le elezioni. Addirittura si favoleggia di una possibile lista Monti da appoggiare in modo più o meno bipartisan alle elezioni. Tutto questo, a nostro avviso, è pura follia. Prima ci liberiamo di Monti e della sua squadra di tassatori, meglio è. Chi se ne importa di ciò che pensano Merkel e Obama ( tanto pensano solo agli affari loro), chi se ne importa dei desiderata di Napolitano (presidente in uscita), pazienza se qualche parlamentare, anche nel centrodestra, teme di non essere rieletto (in molti casi non ne sentiremo la mancanza). Affrontiamo i mercati finanziari ( cioè dei banditi) con le armi delle libertà economiche, le uniche che temono. Per fare tutto questo bisogna sostituire Monti, prima che sia troppo tardi, con un governo eletto, l’unico che deve farei conti sì con l’Europa, ma soprattutto con noi.
Nessun commento:
Posta un commento