ATTO VANDALICO
Raid nella notte contro Equitalia
pietre, vetri rotti e scritte sui muri
Torna alta la tensione all'agenzia per la riscossione. Ignoti hanno lanciato pietre e mattoni contro le vetrine e imbrattato i muri con insulti, come "ladri assassini". Gli addetti alla vigilanza hanno dato l'allarme, ma i vandali non sono ancora stati identificati
"Ladri","Usurai, assassini", "Aguzzini": sono le scritte con cui nella notte alcuni vandali hanno imbrattato la sede di Equitalia in via D'Annunzio. Le vetrine degli uffici sono state bersagliate con mattoni e pietre, alcuni vetri sono stati frantumati, i muri deturpati con scritte di insulti. I vandali hanno tentato di entrare nella sede, ma i vetri antisfondamento lo hanno impedito.LE IMMAGINI
A dare l'allarme sono stati gli addetti alla vigilanza, ma i responsabili del raid non sono stati ancora identificati. Gli uffici hanno riaperto regolarmente, e i carabinieri del nucleo radiomobile, con i colleghi della sezione rilievi, hanno svolto accertamenti per reperire tracce o impronte. Sono state anche acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza dell’agenzia, della Regione e di alcune banche della zona.
Si rialza dunque la tensione intorno a Equitalia. Già a maggio gli impiegati della sede di via D'Annunzio avevano vissuto ore di paura: una telefonata anonima, arrivata al commissariato di polizia di Chiavari, aveva dato un'allarme bomba, che poi si era rivelato falso.
Secondo un recente sondaggio della Community di Repubblica "Equitalia è cattiva, aggressiva. Più uno è debole e più viene tartassato". Più di un genovese su due dà un giudizio negativo sull'agenzia, solo uno su quattro la salva. Tre intervistati su quattro pensano che Equitalia "dovrebbe essere più permissiva con i contribuenti che attraversano un momento di difficoltà", percentuale che diventa di quattro persone su cinque nella fascia maggiormente produttiva, quella tra i 35 e i 54 anni. E il giudizio è talmente negativo che oltre il cinquanta per cento degli intervistati sarebbe favorevole al fatto che il Comune incarichi un altro soggetto per il servizio di riscossione.
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