domenica 3 febbraio 2013

Crack Mps: omessa vigilanza di Draghi, Tarantola, Cardia


CRACK MPS: BENE AVVISI A COMPARIRE MUSSARI E & CO.ORA AVVISI A DRAGHI,TARANTOLA,BANKITALIA,CARDIA CONSOB,PER OMESSA VIGILANZA FALSO IN BILANCIO
COMUNICATO STAMPA

CRACK MPS: BENE AVVISI A COMPARIRE MUSSARI E & CO. ORA ASPETTIAMO AVVISI A DRAGHI, TARANTOLA,BANKITALIA,CARDIA CONSOB,PER SPIEGARE OMESSA VIGILANZA FALSO IN BILANCIO. OLTRE DANNO, EVITARE BEFFA MONTI BOND, CONFEZIONATI PER SALVARE BANCHE CREDITRICI


  Un crack da 15,4 miliardi di euro addossato a lavoratori, correntisti, risparmiatori, nello scandalo più grave della Repubblica iniziato nel 2006, e che coincide perfettamente con il governatorato di Mario Draghi alla Banca d’Italia, non poteva avvenire se non ci fossero state complicità ed alte connivenze da parte del triangolo incestuoso Abi-Consob-Bankitalia.    Come mai l’ex Governatore Draghi, sempre a braccetto con i banchieri vigilati, avendo rilevato criticità nei bilanci ed il più ampio e gravosissimo ricorso al mercato, per sostenere acquisizione di Banca Antonveneta, basata su aumenti capitale Mps e la finanza creativa, a cominciare da Casaforte, cartolarizzazione dei fitti per 1,6 miliardi di euro e l’emissione di obbligazioni ibride quarantennali, piazzate in prevalenza ai correntisti, non abbia mosso rilievi critici, bloccando una operazione di acquisto folle ad un prezzo di 9 miliardi, applicando la clausola della stabilità ?    Come mai Il Governatore Draghi, doverosamente informato dai rapporti ispettivi del suo capo Vigilanza di Bankitalia Anna Maria Tarantola, che rilevavano un ampio ricorso ai derivati ed una gestione allegra del credito e del risparmio del Monte dei Paschi di Siena, ha infranto quella regola ferrea secondo la quale non si diventa presidente dell’Abi,se emergono rilievi e criticità negli aspiranti, consentendo all’avv. Mussari di essere eletto (per due volte),con i buoni uffici di Unicredit del dr. Alessandro Profumo ? Forse per non indebolire le sue ambizioni di diventare capo della BCE, evitando di intaccare un consenso bipartisan, che ne avrebbe risentito se avesse contrastato l’acquisizione di una banca di riferimento di un importante partito ?   Bene quindi gli avvisi a comparire dell' ex presidente Giuseppe Mussari, convocato per domani pomeriggio, per l' ex direttore generale Antonio Vigni, interrogato mercoledì, di Alessandro Daffina, il banchiere che per conto di Rothschild Italia curò la trattativa tra Santander e Mps, ma avendo un minimo di conoscenza tecnica in materia bancaria, Adusbef ritiene che i protagonisti assoluti che possono fare piena luce su questo gravissimo scandalo, che continua a minare la fiducia internazionale dell’Italia specie nei buchi dei controlli, dei risparmiatori e dei piccoli azionisti,che nonostante avessero presentato esposti a Consob e Bankitalia, non vennero presi in considerazione dal triangolo omertoso, sono nell’ordine: Mario Draghi,Anna Maria Tarantola (Bankitalia), Lamberto Cardia (Consob).    Oltre al danno, bisogna evitare che i Monti bond siano confezionati per salvare le banche che hanno esposizioni verso il Monte dei Paschi di Siena, come Mediobanca e JP Morgan,addossando sui contribuenti i relativi oneri di 3,9 miliardi.   I tassi onerosi (fino al 15%) dei Monti Bond, che difficilmente potranno essere restituiti nell'avversa congiuntura economica dal MPS, non devono essere utilizzati per ripianare prestiti ed esposizioni di Mediobanca, JP Morgan ed altre banche creditrici, addossando allo Stato ed alla fiscalità generale gli oneri del salvataggio delle banche.    Per questo Adusbef, nel denunciare preventivamente ed ancora una volta,  il tentativo di scaricare sullo Stato i debiti costruiti dal sistema bancario, torna a chiedere la nazionalizzazione del Monte dei Paschi di Siena, tramite l'esercizio contestuale del capitale conferito e  l'immediata destituzione di Profumo (la cui inaffidabilità è costituita dal rinvio a giudizio per frode fiscale) e Visco, un banchiere che vuole far credere di aver impiegato 12 mesi per aprire una cassaforte.                                                                                                    Sen.  Elio Lannutti (Presidente Adusbef)

Nessun commento:

Posta un commento