http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-08/recia-tsipras-troika-nulli-214813.shtml?uuid=Ab0RAnZF dal nostro inviato Vittorio Da Rold
Era dal 1956, dalla fine della guerra civile, che un membro della sinistra radicale in Grecia non veniva incaricato di formare un Governo.
È un momento storico, paragonabile alla fine del Pentapartito in Italia.
Ma Alexis Tsipras, 37 anni, il leader di Syriza, la coalizione delle sinistre, il premier incaricato, non ha perso tempo per mandare una lettera al presidente della Bce, Mario Draghi, e al presidente della Unione europea, Herman Van Rompuy, per dire che gli «accordi presi dal precedente Governo sull'austerity non sono più validi».
Non solo. Tsipras ha attaccato i due partiti storici, il conservatore Nea Dimokratia e il socialista Pasok che si sono divisi il potere dal 1974, chiedendo loro di «ritirare» le firme apposte a suo tempo al secondo Memorandum di aiuti firmato dal Governo di Atene guidato dall'ex premier Lucas Papademos.
Una mossa tattica che rivela come Tsipras non abbia molte speranze di formare un Governo e voglia usare i tre giorni a sua disposizione per il mandato esplorativo come un momento mediatico per preparare un voto anticipato che potrebbe tenersi il 16 giugno.
Pronta la risposta del leader del Pasok, Evangelos Venizelos: «Il Governo deve garantire alla Grecia un posto nell'euro» e di Nea Dimokratia, Antonis Samaras: «Ciò che chiede Tsipras è impossibile. Io non ritirerò mai la mia firma dagli accordi con la Ue». E ha accusato il leader di Syriza di stare «ingannando il popolo perché vuole creare un fronte anti-europeo che non è quello uscito dalle urne, falsificando così il risultato elettorale per portare la Grecia fuori dall'Europa. Con le sue dichiarazioni - ha concluso Samaras - Tsipras fa l'impossibile per non creare questo Governo».
Sospetto condiviso da molti osservatori visto che dopo i colloqui con i leader delle altre formazioni di sinistra, oggi Tsipras incontrerà le associazioni sindacali e degli imprenditori e poi, nell'ultimo giorno del suo mandato esplorativo, vedrà i leader dei due partiti maggiori Nuova Democrazia e Pasok.
È questo il calendario delle consultazioni del leader di Syriza, arrivata con uno straordinario exploit al secondo posto alle elezioni in Grecia, al quale, come prescrive la legge greca, è stato affidato il mandato per cercare di formare un Governo dopo la rinuncia di Antonis Samaras, leader del partito conservatore che ha ottenuto la maggioranza relativa. E un premio di maggioranza di ben 50 seggi, comunque insufficienti a raggiungere insieme a Pasok la maggioranza di 151 seggi in Parlamento.
«La gente ha votato in massa contro le politiche barbare del memorandum Ue», ha dichiarato Tsipras che, dopo che il presidente Karolos Papoulias gli ha conferito il mandato, ha sottolineato come questo sia un «momento storico e di grande responsabilità per la sinistra» che ha incentrato tutta la sua campagna elettorale sull'attacco alle condizioni imposte alla Grecia per il salvataggio Ue-Fmi. La borsa di Atene ha reagito perdendo un altro 5%, che porta a -60% le perdite degli ultimi due anni.
Syriza ha ottenuto 52 seggi e anche se dovesse riuscire nell'impresa di riunire tutte le formazioni di sinistra - i comunisti del Kke hanno già detto di non essere disposti all'alleanza con Syriza - arriverebbe a 97 seggi, lontano dai 151.
Se i tre giorni di consultazioni di Tsipras si concluderanno come previsto senza successo, il mandato passerà al leader dei socialisti Evangelos Venizelos, partito arrivato terzo alle elezioni. Se non si troverà alcun accordo, dovranno essere indette nuove elezioni, forse già a giugno, ipotesi sempre più probabile.
Intanto sia la destra che la sinistra stanno cercando di formare nuovi raggruppamenti in vista del voto anticipato, così da evitare il frazionamento e puntare a un risultato più tondo.
Nea Dimokratia sta cercando di riunire i seguaci della Bakoyannis, i transfughi di Sthephanos Mannos e dei Greci indipendenti di Kammenos. Così come Syriza sta corteggiando un gruppo di ecologisti che hanno racimolato il 2% nella consultazione di domenica, voti dispersi a causa dello sbarramento del 3% ma che se convogliati potrebbero servire a Syriza scalare il primo posto. La nuova campagna elettorale è già cominciata sotto traccia.
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