lunedì 21 maggio 2012

Un'Italia meno subalterna ?


Io vorrei che l'Italia non fosse subalterna a nessuno
di Massimo Fini - 20/05/2012
Fonte: Massimo Fini

Monsignor Ernesto Galli della Loggia sul Corriere di domenica ci ha inflitto un'omelia per spiegarci che la Germania, nonostante la sua forza economica, non è adatta a guidare l'Europa. È difficile sintetizzare un'editoriale di Monsignore che la cede per prolissità solo a Eugenio Scalfari, comunque ci proverò. Secondo Monsignore la Germania è gretta, meschina, arida, incapace di sogni e “quando si addormenta la sera l'unico pensiero che può permettersi è quello sullo spread che l'attende l'indomani”. Per la verità non mi pare che gli italiani siano meno adoratori del Quattrino, con la differenza che noi tendiamo a rubarlo, la classe dirigente tedesca a usarlo in funzione del bene comune. Ma lasciamo perdere.

Si potrebbe obiettare a Monsignore che l'intera cultura europea degli ultimi due secoli è tributaria del pensiero tedesco, in ogni sua forma, filosofica, letteraria, scientifica, architettonica, urbanistica, musicale, da Kant a Heidegger, da Kafka a Thomas Mann, da Oppenheimer a Einstein, da Gropius al Bauhaus, da Mozart a Stockhausen, e che quindi sparare contro la Germania è sparare contro l'Europa. Ma è proprio ciò che interessa a Monsignore in favore dell'eterno 'amico americano'. Scrive: “Alla Germania manca la capacità di incarnare una 'way of life' libera e accattivante, di produrre universi mitico-simbolici... di inventare oggetti, specie beni di consumo (dalla gomma da masticare, alla Coca Cola, ai jeans) che alludono irresistibilmente a forme di vita easy”.
Io di questa mistica del chewing-gum ne ho pieni i coglioni. Dura da quasi settant'anni. E vediamola allora, a volo d'uccello, la storia di questo popolo tanto easy. Comincia con uno spietato e vigliacchissimo genocidio (winchester contro frecce), non disdegnando l'uso delle 'armi chimiche' allora disponibili (whisky per rovinare la salute dei pellerossa). Gli Stati Uniti sono l'unico Paese che in tempi moderni ha praticato al proprio interno la schiavitù (abolita solo nel 1862), scomparsa in Europa dal crollo dell'Impero romano. Hanno avuto l'apartheid fino a una cinquantina d'anni fa. Molto attenti alla propria pelle gli americani hanno una totale indifferenza per quella altrui. Alla fine della Seconda guerra mondiale bombardarono a tappeto Dresda, Lipsia, Berlino col preciso intento di colpire i civili, ammazzandone a milioni, “per fiaccare la resistenza del popolo tedesco”, come si espressero esplicitamente i loro comandi politici e militari. Sono i soli che abbiano usato l'Atomica.
Dopo la vittoria del 1945 hanno ridotto l'Europa in stato di minorità, di sovranità limitata e la Nato è stata uno dei principali strumenti per tenerla soggiogata, militarmente, politicamente, economicamente e, alla fine, anche culturalmente come dimostra il soccombista Galli della Loggia. Con la loro 'way of life' easy hanno provocato una crisi epocale che hanno poi scaricato sull'Europa e che continuano a scaricare con tutti i mezzi, non escluse le loro agenzie di rating. La crisi è partita dall'America, ma quel pseudodemocratico e pseudonero di Obama ha la faccia tosta di impartirci lezioni di moralità economica.
Io vorrei che l'Italia non fosse subalterna a nessuno. Ma se così deve essere, preferisco un'Europa guidata dalla Germania che sotto il tallone degli “easy, ariosi, liberi, umani” United States of America, di cui siamo, da troppo tempo, gli 'utili idioti'.

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