Borsa italiana si scava una fossa
Di Giancarlo Marcotti (del 15/05/2012 @ 18:29:09, in Commento di Chiusura)
Si sta aprendo un baratro per la nostra Borsa, ormai non si fanno più previsioni sul fondo del barile, si teme che la situazione possa diventare pericolosa.
Soltanto venerdì 6 e lunedì 9 marzo 2009 il nostro Ftse Mib (-2,56%) ha chiuso su valori inferiori a quello fatto registrare oggi. Per fortuna che abbiamo Monti, la nostra economia era malata, ma con la cura Monti/Merkel è definitivamente passata a miglior vita.
L’operazione è perfettamente riuscita, però il paziente è morto!
D’altronde era un vecchio decrepito e dopotutto con la cura Monti/Merkel gli si sono solo alleviate le sofferenze.
Ve lo immaginate se i Premier potessero avere, come per gli allenatori di calcio, un mercato?
Dove sono i Mourinho e i Pep Guardiola?
Anzi chi sono i Mourinho e i Guardiola della politica?
Chi vi prendereste al posto di Monti (e chi se lo prende?) fra i vari Premier che ci sono in giro (anche fra quelli momentaneamente esonerati come Zapatero e Sarkozy)?
Obama? Merkel? Putin? Cameron?
Oppure qualche outsider come Hu Jintao, o Chavez o l’indiano Singh?
Io andrei a pescare un nome nuovo, Kim Hwang-Sik un sudcoreano abbastanza giovane (classe ’48) che penso possa essere tentato da una esperienza europea.
La nostra italia potrebbe offrigli un contratto interessante, percepirebbe certamente di più rispetto a quanto guadagna ora nel proprio Paese, ma soprattutto farebbe una esperienza unica.
Si cimenterebbe infatti con un Paese che non cresce, assillato da problemi endemici praticamente irrisolti da decenni, con un apparato produttivo in totale sfacelo angustiato da una miriade di sigle sindacali.
Per lui proprio una bella sfida lasciare un Paese che ha un’altissima produttività e che vanta uno dei maggiori budget per ricerca e sviluppo in campo tecnologico per cimentarsi con un sistema previdenziale e pensionistico che fa acqua da tutte le parti.
Ma la cosa senz’altro più sconquassata che si troverebbe di fronte è la nostra Borsa con quotazioni da saldo estivo, difficile davvero, se non impossibile fare peggio.
E chicca delle chicche i titoli bancari sull’orlo del baratro con valutazioni da ovetto Kinder (anzi molto meno, da Chupa Chupa), Banca MPS 0,2252 euro, Banco Popolare 0,909 euro, Bper 2,672 euro, Intesa 0,9765 euro e per finire Unicredit 2,526 euro.
Titoli che arrivano freschi freschi da un bel downgrade in massa arrivato da Moody’s.
Allora dai, lavoro non ne manca, rimbocchiamoci le maniche ed affidiamoci ad un nuovo allenatore, ma stavolta non prendiamolo da Goldman Sachs.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro
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