Iniziativa choc di Casa Pound: "Buon primo maggio, lavoratore suicidato"
Martedì,
1 maggio 2012 - 09:45:00
"Buon
1
maggio,
lavoratore
suicidato".
Uno
striscione
davanti
a
ogni
cimitero
d’Italia:
in
tempi
di
crisi
il
1
maggio
si
celebra
anche
così.
La
provocazione
è
targata
Blu,
Blocco
lavoratori
unitario,
sindacato
nato
in
seno
a
CasaPound
Italia,
che
aveva
già
messo
a
segno
negli
ultimi
mesi
due
azioni
contro
i
licenziamenti
avviati
dall’azienda
di
autotrasporto
trentina Arcese
e
dalle
Officine
meccaniche
ferroviarie
del
Salento
e
un
blitz
coordinato
in
una
cinquantina
di
città
italiane
contro
la
riforma
del
lavoro
e
la
modifica
dell’articolo
18.
Anche
questa
volta,
l’azione
è
stata
compiuta
simultaneamente
in
una
cinquantina
tra
città
e
piccoli
centri
dal
Nord
al
Sud
del
Paese.
A
Milano
davanti
al cimitero
Monumentale.
"Ci
sono
sindacati
che
non
festeggiano",
si
legge
in
calce
ai
volantini
‘choc’
che
stanno
facendo
il
giro
del
web:
l’immagine
rappresentata
è
quella
di
un
operaio
impiccato
che
pende
da
un
grande
‘1’.
A
lato
la
scritta:
"Forse
non
ti
interessa
più,
ma
a
Roma
oggi
c’è
un
gran
concerto.
Buon
1
maggio,
lavoratore
suicidato".
E
il
‘concertone’
organizzato
da
Cgil,
Cisl
e
Uil
a
piazza
San
Giovanni
è
finito
anche su
uno
degli
striscioni
esposti
dal
sindacato
di
Cpi
a
Roma:
"Buon
1
maggio,
lavoratore
suicidato
– si
legge
– stasera
niente
concerto".
"Rifiutiamo
la
logica
da
‘panem
et
circenses’
dei
sindacati,
anche
perché
di
‘panem’,
a
differenza
di
quanto
avveniva
nell’antica
Roma,
oggi
non
se
ne
vede più
– sottolinea
Blu
in
una
nota
– Di
fronte
a
una
lista
di
imprenditori
e
lavoratori
‘suicidati’
da
uno
Stato
strozzino
che
si
allunga
ogni
giorno
di
più
e
a
una
riforma
che
punta
a
ridurre
i
lavoratori
in
stato
di
servaggio,
Cgil,
Cisl
e
Uil
non
sanno
fare
di
meglio
che
pretendere
di
utilizzare
come
una
vetrina,
peraltro
a
costo
zero,
piazza
San
Giovanni,
sperando
così
di
far
dimenticare
a
suon
di
musica
la
loro
inettitudine.
Noi
però
a
questo
gioco
ipocrita
non
partecipiamo.
E’
il
1
maggio,
ma
non
c’è
niente
da
festeggiare"
(affari
italiani)
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