venerdì 5 ottobre 2012

Il sistematico saccheggio dello Stato


Si scrive “Italia”, si legge “la truffa eretta a sistema”
di Enrico Galoppini - 04/10/2012
Fonte: europeanphoenix 
 
Ogni giorno snsento snlegguna “nuova”. Una più gravdell’altra, al punto chnon esistquasi più spazio per lo sbalordimento. Anchquesto devfar partdel piano dellélite: assuefarci ad una sequela di “scandali” e “cosdell’altro mondo”, in maniera da far sembrar“normale” anchl’abominio più conclamato.
Ma ogni tanto qualcosa riescancora a far drizzari capelli.
Da privati cittadini italiani è stata infatti depositata una dettagliata denuncia su una questionchriguarda tutti. Ma tutti davvero. Ascoltatattentamentquanto viendetto e rendiamoci conto di chcosa vienarchitettato da una ventina d’anni, di quali raggiri fraudolenti sono oramai capaci Lorsignori, per taglieggiarla genteDENUNCIA - ESAUTORATI I CONCORSISTI PER METTERI NOMINATI PER SVENDERL'ITALIA

Ora, chsolo un manipolo d’impavidi patrioti (riuniti sotto la sigla “Albamed – Alba Mediterranea”) riesca a far emergerquello chedovrebbuscire, coralmente, dall’animo di un popolo sano, non è una cosa da “paesnormale”.
 Ma da una ventina d’anni, ormai, da quando hanno inscenato a più ripresla farsa della “moralizzazione”, chnei fatti – al di là dello spettacolo dell“inchieste e degli “avvisi di garanzia” - si traducnel sistematico saccheggio dello Stato, ci gabellano per “paesnormale” una marea di assurdcretinatdi patenti falsità.
 Ncito una chvalcomparadigma della malafeddi sedicenti “opinionisti” ed “esperti”. Alcuni ricorderanno chper un po’ di tempo hanno avuto libera circolazion“autorevoli pareri” a senso unico, in stillavaggio del cervello, sulla “anormalità” del fatto chin Italia la maggioranza del “debito pubblico” fossdetenuta da creditori nazionali. “Non è una cosa da paesnormale”, “in Europa, nei paesi avanzati (nello sfacelo!), fanno così e cosà”, sfoggiando la consueta sicumera di chi fa intender“ma chnvoletsapervoi, noi siamo gli esperti!”. Bene, sono riusciti, con leggi-truffa (mentrdei “nominati” venivano piazzati al posto di chi ricopriva un ruolo dirigenziale dopo un concorso vinto), l’euro, la BCtutti i “trattati” cosiddetti (imposizioni), a ribaltarlpercentuali del “debito pubblico” detenutda soggetti nazionali e non, a tutto vantaggio dei secondi; nello specifico, lmedesim“banchd’affari” chpoi si occupano, una volta fatto scoppiaril tal “scandalo” e fatto salirlo “spread”, di occuparsi della svendita dei “gioielli di famiglia”…
Sa rendersi conto del livello della truffa in atto sono solo pochi coraggiosi italiani - e sottolineo italiani perché l’Italia bisogna anchamarla - armati unicamentdel loro coraggio e dei residui spazi di libertà esistenti, mentrla maggioranza va dietro a questioni di nessuna importanza anchquando creddi “impegnarsi” (tipico il caso dell’odio indotto verso “la casta”), si può affermardi non esserpiù un “paesnormale”.
 Chcosa fa invecil popolo? La mitica “maggioranza” chin “democrazia”, per definizione, “ha semprragione”? Bofonchia e tira a campare. Considera questi eroi dei nostri tempi comdei “mattacchioni” o “gentchnon c’ha un c… da fare”. Degli “illusi” chbattagliano coi mulini a vento. Al massimo dello slancio chpuò produrre, quest’ingombrantmassa abituata a pancirco, non vedl’ora di farcomin Spagna e in Grecia: scenderin piazza a “protestare”! Ma contro chcosa? Contro “la casta”? E in nomdi chcosa, snon ha capito un fico secco di comvientruffata? Ma quando mai la “rivoluzione” la si fa nell“piazze e con la “presa della Bastiglia”?
 La “rivoluzione” comincia quando capisci dovcomti stanno fregando. Chsei immerso in una truffa eretta a sistema.
 Bisogna lavorarper un cambiamento del paradigma dominante. Adesso cn’è uno, perfettamentintegrato nellsu“parti” e a suo modo “coerente”, chsorregge, nella sua cerchia esterna, tutto quest’apparato di poter(“la casta”) chi più individuano com“il problema”. Ma quello è solo la scorza. Il problema vero è il nocciolo, la sostanza, altrimenti non sarebbcosì difficil“cambiarlcose”. Basterebb“indignarsi” e“protestare”, no?
È difficilperché dentro, anchin quelli ch“si oppongono”, circolano lemedesimconvinzioni, o meglio suggestioni, di fondo: più “democrazia”, più “diritti”, bla… bla… bla. Mai chciascuno reclamassdi starsenfinalmental suo posto, nella posizionchla sua specifica natura gli ha assegnato. Sproloquiano di “casta” ma non hanno alcuna idea di chcosa significhi essenzialmentuna vera casta: qui tutt’al più esistsolo una sterminata ed amorfa massa desiderantsenza un alto e un basso.
poi, la fisima dell’onestà! Va benchin democrazia i peggiori – i più arrivisti, i più scaltri, i più famelici – si piazzano sulla “poltrona”… Ma schiedi “più democrazia” tla danno eccome, non vedono l’ora! Tutto questo “moralismo” non può produrralcunché di buono perché la “morale” è solo un elemento, importantquanto si vuole, ma solo un pezzo di un mosaico chva ricomposto per intero a partirdallsutesserpiù importanti, chsono dentro di noi. Sl’ego vuolda mangiare, ci sarà semprcibo in abbondanza.
No, non è quella dell“piazze” la via. Bisogna ridarforma ai “valori tradizionali”, gli unici ch– declinati in vario modo secondo lcondizioni di tempo e luogo (la “tradizione” non è “immobilismo” né “conservatorismo”) - hanno permesso a tuttlcomunità umandi funzionarbenin ordine, con una leggcerta, autorevolrispettata a partirda chi dovrebbdarl’esempio. L’esatto opposto della discrezionalità, dell’abuso e della truffa eretta a sistema, di questa parvenza di “legalità” contraddetta platealmentnei fatti (ma all’insaputa dei gonzi), così comimpietosamented esemplarmentè stato messo a nudo dagli autori di questa denuncia, la quale, proprio perché non siamo un “paesnormale”, verrà bellamentignorata, a partirdagli organi preposti a prenderla in esama darlseguito.

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