Lavoro, Loy (Uil): E' allarme ammortizzatori sociali
LaPresse
Roma, 21 apr. (LaPresse) - "E' nelle virgole e nei commi che si nascondono le peggiori insidie. Così potrebbe avvenire leggendo ed analizzando le norme che innovano parte degli attuali ammortizzatori sociali e in particolare uno dei pilastri del nostro sistema di protezione sociale: la Mini aspi (l'ex indennità di disoccupazione a requisiti ridotti)".
Lo afferma in una nota Guglielmo Loy, segretario confederale Uil. "Questo ammortizzatore - prosegue - è un sussidio di disoccupazione destinato a lavoratori, in generale stagionali, che lavorano solo in una parte dell'anno. Ad essi, se lavorano almeno 13 settimane in 1 anno, verrà erogata una prestazione che, secondo stime della Uil, per moltissimi lavoratori, sarà inferiore a quella che percepivano con il vecchio sistema".
"I lavoratori a termine e stagionali- continua Loy- sono tanti (hanno usufruito del sussidio lo scorso anno in quasi 500.000) ma, soprattutto, sono parte importante di interi settori produttivi a partire dall'edilizia, dal terziario e turismo, dal settore alimentare. E' necessario che il legislatore eviti di procurare a loro danni diretti ( indennità) e indiretti (pensione).E' preoccupante, in particolare, l'effetto sulle future pensionidi queste centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Se l'importo venisse calcolato come stabilito dal Disegno di Legge, è facile prevedere che gran parte di esse non raggiungerà un valore superiore a quello della pensione sociale. Con un effetto scontato: danno alle persone e incentivo al lavoro informale, irregolare e senza tutele".
"Tenendo conto - spiega Loy - che nel 2011 sono state erogate prestazioni, per questo sussidio, per 753.000.000 di euro, è veramente insopportabile che si modifichino regole, in peggio, "per fare cassa, oggi con i sussidi, domani con le pensioni. Peraltro, in aggiunta, imprese e lavoratori contribuiscono per 10 miliardi di euro alle casse dell'Inps per pagare le prestazioni da ammortizzatori".
"E' bene- prosegue il sindacalista - che i partiti della maggioranza riflettano con attenzione su ciò che stanno definendo per evitare il bis della questione esodati tenendo conto che da questa riforma si rischia di uscire con un sistema di protezione sociale confuso, non universale e che può lasciare per strada centinaia di migliaia di lavoratori". "La Uil appoggerà tutte le iniziative di mobilitazione che le categorie interessate stanno preparando per tutelare le centinaia di migliaia di lavoratori danneggiati da norme sbagliate ed inique", conclude Loy.
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