venerdì 20 aprile 2012

Seppellire i cadaveri


Seppellire i cadaveri
di Gianni Petrosillo - 18/04/2012
Fonte: Conflitti e strategie
Mario Montavrebbe dovuto resuscitare l’Italia ma è riuscito soltanto ad incrementare il numero desuicidi. Ventiquattro imprenditornon hanno retto arastrellamenti della guardia difinanza, ablitz dell’agenzia delle entrate, aglassaltdEquitalia e alla introduzione dnuovbalzellche hanno dato il colpo dgrazia a settorgià allacanna del gas per via della crisinternazionale.
Lo stesso vale per altrvessatidal fisco, dai
 lavoratorautonomi, asubordinati, daprofessionistaipensionatche se non sammazzano prima sono condannatad una vita distenti. C’è pochtenta il gesto estremo perché un’occupazione non la vede, nonostante i vartavolsindacali, nemmeno sedendosad un tavolo a tre gambe. Il Rigor Montis non livella, come nella famosa poesia dTotò, ma colpisce selettivamente salvando banche, finanza e grandimprese, ovvero igruppfatuche stanno infossando il Paese. Questa gente non è seria perché non appartiene alla morte ma alla bella vita desalotte detalk show, eppure pretende ddare leziondsobrietà aglaltri, con una intonazione da requiem sulle spese pubbliche che non riguardano loro. Nel frattempo, i partitsepoltida una coltre ddiscredito esigono dcontinuare ad incassare l’obolo deirimborselettoralpoiché senza la colletta dStato temono dschiattare e nel rantolare delirante sovrappongono impropriamente il loro decesso a quellodella politica. Ma quest’ultima, anima della vita associata, forza spirituale deipopoli, ha abbandonato il corpo putrefatto della partitocrazia da più divent’anne non c’è pericolo che spirinsieme aglaspiratora ciclo continuo didenaro decontribuenti, facentinvestimentin corredfaraonicddiamanti, case, titolesotice cazzpropri. Tuttavia, il problema non è tanto l’accumulo dirisorse e i fondnerche se utilizzatper le buone battaglie avrebbero un senso, come è sempre accaduto nella storia repubblicana. I moralistsimettano l’anima in pace perché occorre infilare le mane i piednella mota per mettere in moto il progresso.
Il dato allarmante dunque, molto al d delle campagne dde profundis etico decollaborazionisti della carta stampata e decomicimpolitici, sempre prontia cavalcare i bassumorpopolare glinfimistintprimordiali, è che essipretendono la greppia collettiva per continuare ad ingrassare i proprapparatielefantiaci, delegando asupertecnice aglorganismmondialle scelte economiche e politiche del governo. Se stanno lì esclusivamente per pianificare le feste dell’unità facendo la festa all’unità statale è meglio che sitolgano dtorno. E presto. Ora che la gente ha compreso dpoter fare a meno dBersani, Alfano, Bossi, Fini, Casini, Vendola ecc. ecc., adesso che il consenso verso i partitè sceso molto al dsotto duna fisiologica soglia didisinteresse stagionale, costoro vorrebbero riprendersi la scena per metterein atto un’altra pantomima elettorale che non risolverà le sofferenze delPaese ma le aggraverà per inabilità manifesta a governare. Spuò imbiancareil sepolcro quanto svuole ma se datumulvanno e vengono zombies senza calore non cvuole tanto a capire che sempre dinanzad un cimitero didealcitroviamo. Nemmeno basterà additare l’apocalisse dello spread o ladannazione delle borse, apparizionrelativamente recenti, per far sembrare il funerale in corso una momentanea cerimonia all’insegna della sobrietà. Il sistema politico italiano sè ucciso tanto tempo fa, quando la funerea e funesta macchina delle tenebre, presentatasalla gente come una gioiosa macchina da guerra, alleata alle schiere giustazialistiche e alle legioniconfindustriali, vendette la patria alle truppe straniere per garantirsi lapropria misera sopravvivenza cadaverica. Glitalianhanno elaborato il lutto da tempo e non sfaranno commuovere dalle lacrime decoccodrillche prima ssono divoratil Paese ed ora vorrebbero amministrarne le restantmacerie. Bisogna inumare le salme e glscheletrdetemptrapassatper non finireimbalsamati, questa è l’unica alternativa che cresta.
Ps. Anche qualche giornale inserito nel circuito demedia ufficialcomincia a credere che, essendo tuttgluomine i partitdquesta fase storica ampiamentcompromesscon lo sfacelo generale, non è detto stratterà deglistessprotagonisti del prossimo futuro dell’Italia. Scrive oggBelpietro nel suo editoriale: chdice che i partitsaranno questi? Cosa cfa credere che laprossima volta dovremo sempre scegliere i solitgatti? Perchè non potrebbe essercun nuovo Cavaliere a guidare i sognitaliani?
Sono d’accordo, ma basta con i Cavalierfellone libidinospoichè adesso è il turno deGrandChirurghspietati.

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