È il Web l'arma (organizzatrice) in più del movimento che sta tenendo sotto scacco l'intero paese
- Qualche consiglio (ai cittadini) per resistere
di Martina Pennisi
http://daily.wired.it/news/internet/2012/01/24/movimento-forconi-protesta-web-19513.html
- Qualche consiglio (ai cittadini) per resistere
Volevamo (anche in Rete) i nostri indignados e il nostro Occupy Wall Street, una causa, uno slogan, portali e social informazioni organizzate d'italica matrice. Detto fatto: nato in Sicilia e srotolatosi lungo l'intera Pensiola, il Movimento dei Forconi è il primo esempio di protesta totalmente tricolore,organizzata con il supporto del Web e partita da un disagio non importato. Il caro vita, gli aumenti di benzina, Irpef e pedaggi autostradali e la spada di Damocle di Equitalia e della gemella siciliana Serit sulla testa degli imprenditori abbandonati a se stessi sono le sfaccettature della crisi che hanno fatto esplodere la protesta. Sul piede di guerra agricoltori, allevatori, autotrasportatori e studenti ( leggi la nostra intervista al leader Martino Morsello). Si tratta di un movimento capace di mettere ieri in ginocchio le autostrade italiane con l'ausilio di più di 2mila tir, nonostante le spaccature registratesi nelle ultime ore all'interno dello stesso (e l'incidente nell'astigiano che ha causato il decesso di un manifestante, travolto da un tir).
Da Campania, Puglia e Calabria, fino a Emilia e Romagna e Piemonte, un coro unanime che arruola un numero sempre crescente di categorie, come i pescatori. E non si scherza: secondo Coldiretti, l'86% dei trasporti commerciali in Italia avviene su strada e la protesta è destinata a influire sulla spesa degli italiani, soprattutto per i prodotti più deperibili come il latte, la frutta e la verdura. Quanto si è verificato in Sicilia la scorsa settimana non è dunque uno scenario remoto in altre zone del paese, mentre a Napoli si teme che tutto ciò abbia ripercussioni sulla già problematica gestione dei rifiuti. Punto di svolta potrebbe essere l'incontro di mercoledì fra il governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo e il presidente del Consiglio Mario Monti, mentre quanto sta accadendo è già ottimo materiale per una ricerca sull'utilizzo nostrano dei social network per organizzare una o più proteste.
Il fulcro è stata la pagina Facebook Movimento dei Forconi, poco meno di 54mila fan, 58mila persone attive sull'argomento, aggiornamenti testuali, video e fotografici organizzati e precisi, nonché una tempestiva rassegna di quanto viene pubblicato sui giornali. Unica nota stonata sono i litigi fra i vari leader del movimento, che su Facebook vengono annunciati e a Facebook vengono collegati quando vi si deve fare riferimento durante le conferenze stampa. Proprio dalle spaccature è nata l'altra pagina, quellaintitolata al Comitato Forza d'urto: informazioni sugli interventi televisivi dei leader, aggiornamenti su tempi e modi delle proteste minuziosamente organizzate e quotidiane spiegazioni sul cosa, come e perché. Nulla è lasciato al caso, con una particolare e orgogliosa attenzione sul dilagare della protesta nel resto del paese.
Il Comitato è presente anche su Twitter e ha un portale perfettamente strutturato e pensato per fornire qualsivoglia contenuto e informazione a chi si imbatte nella faccenda. Emblematici, tornando a Facebook, messaggi del genere " Invitiamo tutti voi a prendere visione del presidio più vicino e a raggiungerlo", 122 mi piace e 66 condivisioni. Sul Web anche il sodalizio con un altro movimento che dimostra di avere tutte le carte digitali in regola: il Movimento Pastori Sardi.
È interessante notare che la naturale tendenza alla frammentazione abbia trovato terreno poco fertile. Sono nate pagine intitolate, per esempio, ai Forconi della Campania o a quelli della Calabria, ma non sono andate oltre una manciata di centinaia di utenti. La struttura organizzativa in Rete è chiara ed essendo così curata è naturale, per chi cercasse online risposte sull'argomento, affidarvisi senza riserve.
È interessante notare che la naturale tendenza alla frammentazione abbia trovato terreno poco fertile. Sono nate pagine intitolate, per esempio, ai Forconi della Campania o a quelli della Calabria, ma non sono andate oltre una manciata di centinaia di utenti. La struttura organizzativa in Rete è chiara ed essendo così curata è naturale, per chi cercasse online risposte sull'argomento, affidarvisi senza riserve.
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