SICILIA: DALLA RIVOLTA SOCIALE ALLA MONETA DI POPOLO
Con l' inizio della mobiitazione dei Forconi e degli autotrasportatori di Forza d' Urto in Sicilia, si apre una stagione di proteste, pacifiche ma dure che costelleranno presto il territorio nazionale. Tassisti, edicolanti, agricoltori, pastori e camionisti stanno con i fatti dimostrando che il popolo italiano non accetterà supino le politiche del default di Draghi e Monti.
Roberto Fiore di Forza Nuova ha dichiarato: " il passaggio successivo e' la sovranità monetaria" "In assenza di sindaci o autorità regionali che abbiano il coraggio di salvare attraverso l' adozione di monete comunali emesse a credito le economie rovinosamente danneggiate dalla crisi, può essere lo stesso movimento agricolo siciliano o un insieme di categorie ad emettere buoni equivalenti al denaro".
Un esperimento simile e di successo fu compiuto anni fa dal Prof Auriti in Abruzzo: in quella occasione nessuna autorità appoggiò l' inziativa, ma l' accordo e la solidarietà dei cittadini surrogò i politici assenti e creò di fatto una moneta di popolo". Le tragicomiche parole di Draghi sulla gravità della situazione ( Draghi è fra i maggiori responsabili assieme a Monti della crisi) ci confermano che il popolo non deve attendere soluzioni da chi ha affondato la nave, ma deve prendere in mano il proprio destino".
Oltetutto Fiore ricorda che nello Statuto Siciliano è presente con l' Art 17 una normativa che consente alla Regione la possibilità di disciplinare il credito; con l' art 41 si afferma poi che la Regione può emettere prestiti interni.
" Ma se la Regione, come noi pensiamo preferirà i poteri bancari e Monti agli agricoltori siciliani- ha concluso l' On Fiore- ben venga la moneta popolare siciliana."
Forza Nuova Sicilia
Ufficio stampa
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