LOMBARDO: I FORCONI HANNO RAGIONE, LO STATUTO E' STATO RIDOTTO A UN PEZZO DI CARTA
Catania, 21/01/2012 - "Ieri ho incontrato i manifestanti e alcuni di loro si sono detti delusi. Ma io ho detto loro la verità e non li ho presi in giro. Non ho il potere di abbassare il prezzo della benzina o le tariffe autostradali o quelle delle assicurazioni". Scrive così il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, subito dopo avere incontrato i rappresentanti del Movimento Forza d'urto e dei Forconi, artefici di una settimana di protesta davvero 'micidiale' per l'economia della Sicilia.
"Lo Statuto siciliano, dopo 50 anni di falsa autonomia e di politiche tutt’altro che autonomiste, purtroppo, è stato ridotto a un pezzo di carta. Tutto quello che posso fare con i miei poteri e le mie competenze lo faccio. Al di là di questo non posso andare", questo ha ancora detto il presidente Lombardo, confermando le affermazioni fatte nel corso dell'interessante intervista rilasciata ieri a RaiNews. Intervista commentata dallo stesso direttore della testata Rai, il siciliano Corradino MIneo, che l'ha 'incrociata' con quella fatta a Martino Morsello, leader del Movimento dei Forconi in Sicilia.
"Sulla Serit e sulla politica della Crias stiamo intervenendo così come anche con una legge che dovrà inquadrare il settore del commercio e della grande distribuzione che taglia fuori i nostri produttori."
"Non c’è dubbio che prezzo della benzina, traghettamenti, tariffe varie, lontananza dai mercati si ripercuotano pesantemente sui nostri produttori e sono tutti temi che ho chiesto al presidente del consiglio Mario Monti di trattare. Lo incontrerò la settimana entrante e queste rivendicazioni saranno portate con forza e con determinazione come sono solito fare."
"Le ragioni delle manifestazioni le condivido tutte, le faccio mie, le difendo e le sostengo. E credo sia stato saggio dichiarare che stasera il blocco avrà termine perché se continua la protesta si ripercuoterebbe in maniera micidiale sui siciliani. Se si vuole protestare bisogna farlo a Roma per far sentire lì il disagio e la protesta. Credo abbiano fatto bene a capire che da stasera è il caso di interrompere questo meccanismo."
"Io sottoscrivo la fondatezza e la bontà delle ragioni che hanno ispirato questa protesta. Rispetto alle infiltrazioni di cui si è discusso in questi giorni la magistratura e le forze dell’ordine stanno verificando e ci atterremo alle risultanze di queste indagini."
Si parla di un disegno di legge, che è già in Assemblea e ne solleciteremo la trattazione in aula, relativo al commercio. I trasporti sopravvivono se la produzione è competitiva. Se la produzione non è competitiva finisce e non c’è più cosa trasportare.
Il presidente Raffaele Lombardo ha già chiesto un confronto al presidente del consiglio Mario Monti, dedicato esclusivamente a questi argomenti: il costo dei carburanti, le autostrade, gli alti costi del traghettamento.
"Credo che sia Monti sia Barca - ha detto Lombardo - saranno attenti affinché in Europa queste ragioni vengano prese in considerazione. Credo a che a questo punto il disagio determinato dai blocchi venga pagato solo dalle famiglie e dagli stessi produttori siciliani. Questa mobilitazione si è fatta sentire e notare, ha sensibilizzato, la si condivide nelle sue ragioni ma non la si può condividere né nelle degenerazioni che ha avuto né nel disagio che comincia a produrre."
"Lo Statuto siciliano, dopo 50 anni di falsa autonomia e di politiche tutt’altro che autonomiste, purtroppo, è stato ridotto a un pezzo di carta. Tutto quello che posso fare con i miei poteri e le mie competenze lo faccio. Al di là di questo non posso andare", questo ha ancora detto il presidente Lombardo, confermando le affermazioni fatte nel corso dell'interessante intervista rilasciata ieri a RaiNews. Intervista commentata dallo stesso direttore della testata Rai, il siciliano Corradino MIneo, che l'ha 'incrociata' con quella fatta a Martino Morsello, leader del Movimento dei Forconi in Sicilia.
"Sulla Serit e sulla politica della Crias stiamo intervenendo così come anche con una legge che dovrà inquadrare il settore del commercio e della grande distribuzione che taglia fuori i nostri produttori."
"Non c’è dubbio che prezzo della benzina, traghettamenti, tariffe varie, lontananza dai mercati si ripercuotano pesantemente sui nostri produttori e sono tutti temi che ho chiesto al presidente del consiglio Mario Monti di trattare. Lo incontrerò la settimana entrante e queste rivendicazioni saranno portate con forza e con determinazione come sono solito fare."
"Le ragioni delle manifestazioni le condivido tutte, le faccio mie, le difendo e le sostengo. E credo sia stato saggio dichiarare che stasera il blocco avrà termine perché se continua la protesta si ripercuoterebbe in maniera micidiale sui siciliani. Se si vuole protestare bisogna farlo a Roma per far sentire lì il disagio e la protesta. Credo abbiano fatto bene a capire che da stasera è il caso di interrompere questo meccanismo."
"Io sottoscrivo la fondatezza e la bontà delle ragioni che hanno ispirato questa protesta. Rispetto alle infiltrazioni di cui si è discusso in questi giorni la magistratura e le forze dell’ordine stanno verificando e ci atterremo alle risultanze di queste indagini."
Si parla di un disegno di legge, che è già in Assemblea e ne solleciteremo la trattazione in aula, relativo al commercio. I trasporti sopravvivono se la produzione è competitiva. Se la produzione non è competitiva finisce e non c’è più cosa trasportare.
Il presidente Raffaele Lombardo ha già chiesto un confronto al presidente del consiglio Mario Monti, dedicato esclusivamente a questi argomenti: il costo dei carburanti, le autostrade, gli alti costi del traghettamento.
"Credo che sia Monti sia Barca - ha detto Lombardo - saranno attenti affinché in Europa queste ragioni vengano prese in considerazione. Credo a che a questo punto il disagio determinato dai blocchi venga pagato solo dalle famiglie e dagli stessi produttori siciliani. Questa mobilitazione si è fatta sentire e notare, ha sensibilizzato, la si condivide nelle sue ragioni ma non la si può condividere né nelle degenerazioni che ha avuto né nel disagio che comincia a produrre."
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