Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-08607 ..esposto anonimo inviato nelle scorse settimane al Viminale ..
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-08607
presentata da
ELIO LANNUTTI
martedì 6 novembre 2012, seduta n.829
Interrogazione a risposta scritta 4-08607
presentata da
ELIO LANNUTTI
martedì 6 novembre 2012, seduta n.829
LANNUTTI - Ai Ministri dell'interno e dell'economia e delle finanze - Premesso che:
la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine relativo all'esposto anonimo inviato nelle scorse settimane al Viminale e nel quale si fa rifermento a presunti illeciti nella gestione di appalti ed aste per l'acquisto di impianti tecnologici;
scrivono Angeli e Tonacci per "la Repubblica" del 4 novembre 2012: «C'è un passepartout al Viminale, quando si tratta di appalti. Una leva che, se azionata, fa calare il buio sulla gestione delle commesse milionarie per la costruzione e ristrutturazione di caserme, centri di addestramento, stazioni operative, alloggi di servizio. La dichiarazione di "opera segretata". Il "corvo", nel suo esposto, ne ha descritto gli effetti. La Corte dei Conti è stata ancor più impietosa, denunciando l'abuso sistematico e del tutto illegale di questa procedura da parte del ministero dell'Interno.
si legge su un altro articolo pubblicato sullo stesso giornale il 2 novembre: «Negli ultimi anni, il Viminale ha gestito acquisti per centinaia di milioni di euro, fondi della presidenza del Consiglio, fondi Ue, fondi cosiddetti "Pon" per la sicurezza. E nell'elenco del "corvo" si indicano i nomi delle aziende appaltatrici: tutti colossi dell'informatica e dell'elettronica. Alcuni di essi - stando all'anonimo - figurerebbero tra i "favoriti" dal meccanismo illegale degli appalti, altri tra gli "esclusi". Ma ciò che più ha colpito gli inquirenti è l'ultimo capitolo intitolato "In memoria", che il "corvo" dedica al vicequestore Salvatore Saporito, suicidatosi nella sua caserma di Castro Pretorio il 31 marzo 2011. Saporito lavorava proprio nell'Ufficio Logistico del Viminale ed era rimasto coinvolto nell'indagine della procura di Napoli sugli appalti per la realizzazione del Cen (Centro elaborazione dati della polizia) previsto dal piano sicurezza del 2007 per fronteggiare l'emergenza criminalità nel capoluogo campano. L'ipotesi di reato su cui lavora adesso la procura napoletana è quella di associazione per delinquere e turbativa d'asta. Lo scenario sarebbe quello di una serie di anomalie nell'adozione delle procedure per l'assegnazione degli appalti ad alcune società del gruppo Finmeccanica. Nell'inchiesta partenopea è coinvolto anche il prefetto Izzo che, però, non è mai stato interrogato né come indagato, né come testimone. Ebbene, secondo il "corvo", Saporito non si sarebbe suicidato perché preoccupato dall'indagine, ma perché non avrebbe sopportato il mobbing al quale per lungo tempo sarebbe stato sottoposto dai suoi superiori per aver tentato di opporsi al "sistema-appalti" dell'Ufficio Logistico del Viminale»;
si legge inoltre su un articolo de "Il Sole-24 ore" del 3 novembre: «Izzo, peraltro, è già indagato dalla procura di Napoli per un appalto affidato a trattativa diretta a un consorzio di imprese per il Cen (centro elaborazione dati) del Viminale. Sotto inchiesta nella stessa indagine la collega Giovanna Iurato, anche lei in passato alla direzione tecnico-logistica, che proprio di recente Annamaria Cancellieri ha trasferito da L'Aquila all'ispettorato del ministero dell'Interno»;
l'interrogante ha presentato precedenti atti di sindacato ispettivo sul prefetto Iurato e la sua presenza nella "lista Anemone" relativa all'elenco dei lavori di ristrutturazione compiuti dalle aziende che fanno capo a Diego Anemone, l'imprenditore accusato di far parte della "cricca" che ha ottenuto numerosi appalti per i "grandi eventi",
si chiede di sapere:
quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di fare chiarezza sulla vicenda, ed in particolare sui presunti illeciti nella gestione di aste per l'acquisto di impianti tecnologici, e se corrisponda al vero che nell'ufficio logistico del Viminale gli appalti sarebbero stati gestiti senza il rispetto delle necessarie regole di trasparenza e che sarebbero state favorite solo alcune, e sempre le stesse, società, tra cui quelle del gruppo Finmeccanica, trasformando così quello degli appalti tecnologici in un business ristretto a pochi amici;
considerato che il prefetto è l'organo monocratico dello Stato che rappresenta il Governo in una circoscrizione territoriale, come intenda cautelarsi da un potenziale conflitto di interessi.
(4-08607)
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