giovedì 22 novembre 2012

Mettere Napolitano in stato d'accusa


Napolitano: “no a difesa interessi nazionali” . Metterlo sotto stato d’accusa

Ue:Colle,no a difesa interessi nazionali

Assurdo e oltre la legalità costituzionale.
Il capo di uno stato che non vuole difendere l’interesse nazionale del Paese. Quali interessi difendere, invece, signor “che belli i carri armati sovietici a Budapest”: quelli delle Banche? Quelli di Goldman Sachs? Quelli dei suoi padroni?

Non basta per metterlo in stato di accusa e condurlo in ceppi davanti al Parlamento? Ah, già, il Parlamento è un’estensione degli stessi padroni di cui è estensione Napolitano. E non parlo del popolo.
Ci fossero dei parlamentari seri, e non degli zerbini in gita premio, qualcuno chiederebbe conto di queste dichiarazioni infami.

(ANSA) – PARIGI – E’ necessario ”andare avanti sulla via della integrazione” europea ”secondo lo spirito comunitario delle origini” e non ”ripiegare su posizioni di difesa anacronistica di interessi e prerogative nazionali” talvolta ”dettate da egoismi e da illusioni di autosufficienza di taluni Stati membri”. E’ un passaggio dell’intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano davanti all’Assemblea nazionale francese.
Anacrostica è la presenza di un presidente della repubblica nominato da un parlamento legale ma illegittimo. Anacronistiche sono le idee sempre fuori tempo di Napolitano: con i Sovietici, quando schiacciarono la primavera di Budapest sotto i cingolati dei loro carri armati. E con i neo-sovietici della Ue che oggi vogliono schiacciare le identità nazionali sotto il peso dell’usura bancaria.
Urge una badante. Italiana.

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