dal blog Byoblu
L'attivita' economica in Italia ''dovrebbe continuare a contrarsi nel breve tempo'' come conseguenza della stretta di bilancio, dell'indebolimento del clima di fiducia e della stretta creditizia. E' scritto nell'Economic Outlook pubblicato oggi dall'Ocse, che sconfessa dunque le previsioni del Governo Monti e che stima un ritorno alla crescita ''nel corso del 2013'' se il Governo conseguirà gli obiettivi di bilancio per il 2013 e il 2014. Ma non solo: l'Ocse ritiene che sia necessario ''un ulteriore inasprimento fiscale nel 2014 per raggiungere gli obiettivi di riduzione del debito pubblico'' dell'Italia, ''che e' entrata nella sua seconda recessione grave in tre anni''.
Saremo comunque in recessione anche l'anno prossimo: -1%. L'export continuerà a calare impietosamente. Monti non garantisce la sanità pubblica. I consumi delle famiglie, secondo la Banca d'Italia, sono tornati al livello del primo dopoguerra. L'Ocse riconosce che la conseguenza dell'austerity è la contrazione dell'economia, ma non contento chiede nuova austerity e una nuova manovra di lacrime e sangue nel 2014. I tecnici al Governo però sono ottimisti!
Ma la cosa più inquietante sono le previsioni a lungo termine sulla composizione del Prodotto Interno Lordo globale, che attualmente vede l'Europa con il 17% della produzione mondiale (calcolata su 34 paesi Ocse e su 8 paesi del G20 ma non OCSE).
Ecco per cosa stiamo aggiungendo austerity ad austerity, ecco per cosa stiamo pagando lacrime e sangue: per un Europa e per un Euro che tra 17 anni non conteranno più niente.
post scriptum: il commento (ironico?) del Governo al documento dell'Ocse inizia così:
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