BENE LA CGIL, ORA ALTERNATIVI A MONTI E NAPOLITANO
Per la sinistra italiana c’è una buona notizia. La Cgil infatti non ha firmato l’accordo sulla produttività sottoscritto invece da Abi, Ania, Confindustria, Lega delle cooperative, Rete imprese Italia, Cisl, Uil e Ugl. Il Presidente della Repubblica Napolitano e ovviamente anche il Governo auspicano un ripensamento del più grande sindacato italiano e, nei fatti, si aspettano che al più presto questa firma possa arrivare.
Per ora la Cgil “tiene la posizione” e infatti Susanna Camusso ha ribadito che ”L’intesa sulla produttività è coerente con la politica del Governo, che scarica sui lavoratori i costi e le scelte per uscire dalla crisi. Si è persa un’occasione”.
Allo stesso tempo il Presidente della Repubblica Napolitano, riferendosi al ruolo di Mario Monti, ha dichiarato che non è candidabile in quanto senatore a vita e che, se ce ne fosse bisogno, i partiti “possono chiamarlo” dopo il voto.
E’ evidente che, a questo punto, tutte le energie disponibili delle forze di sinistra italiane devono essere concentrate a costruire una forte opposizione sociale che – nel Paese – dia sostanza e ragione alla scelta contrappositiva della Cgil. Inoltre c’è bisogno che si lavori il più possibile, unitariamente, per scongiurare che torni a governare Monti o qualcun altro che non vede l’ora di riproporre la sua massacrante agenda rigorista.
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