sabato 10 novembre 2012

L'ira degli italiani sul tema delle pensioni

IL CASO

Pensioni, beffa onerosa

Chi ha cambiato lavoro deve pagare il ricongiungimento.



Il ministro del Lavoro Elsa Fornero.
L'ira degli italiani sul tema delle pensioni non ha fine. E ora un'altra bella sorpresa per 400 mila lavoratori esasperati che hanno riversato la loro rabbia attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione.
Come ha riportato il quotidiano La Repubblica, sono molte le definizioni per i famosi «ricongiungimenti onerosi» che hanno provocato lo sdegno dei cittadini.Truffa. Furto legalizzato, strozzinaggio di Stato, Abominio legislativo, vessazione irrazionale.
PAGARE PER CIÒ CHE È TUO. Si tratta di una pratica necessaria per chi, durante gli anni di lavoro, ha versato contributi a soggetti diversi. Gratuita dal 1958, è diventata all'improvviso «onerosa» nel luglio del 2010. Lì si diceva che le ricongiunzioni verso l'Inps, fino ad allora senza oneri, avrebbero avuto un prezzo. Ovvero quello del riscatto della laurea, calcolato in base alla riserva matematica. Così, in modo retroattivo, dal primo luglio (la legge era del 30 luglio) a tutti coloro che hanno fatto domanda di pensione e che nella vita hanno cambiato lavoro una volta o più (e dunque pure ente di previdenza) è arrivata la lettera dell'Inps con i calcoli. Per ottenere i contributi versati occorre pagare. Ma quanto? Moltissimo, da 70 mila a 200, e perfino 300 mila euro. Neanche la Commissione Lavoro, dove si è riscritto il decreto di legge di Stabilità è riuscita a cambiare le cose.
Sabato, 10 Novembre 2012

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