sabato 10 novembre 2012

Se questo non e' un golpe, cos'e'?


L.elettorale: Di Pietro, se questo non e' un golpe cos'e'?

10 Novembre 2012

(ASCA) - Roma, 10 nov - ''Meglio tardi che mai. Alla fine anche Bersani si e' accorto del golpe che stanno tentando di fare con una legge elettorale pensata apposta per non far vincere nessuno e, cosi', tenere in piedi il governo dei non eletti per altri cinque anni. Questo gioco va avanti da mesi e noi dell'Italia dei Valori lo abbiamo denunciato dall'inizio. Si doveva e poteva fermare prima''.

E' quanto sostiene il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: ''Non e' mica per distrazione che il Parlamento non ha voluto nemmeno discutere l'unica proposta di legge elettorale sottoscritta da un milione e 200mila elettori, quella che riprende e trasforma in legge d'iniziativa popolare il quesito referendario proposto dall'Italia dei Valori e dichiarato inammissibile, per cavilli formali, dalla Corte Costituzionale. In un Paese democratico sarebbe stata la prima proposta da mettere in discussione, perche' arrivava direttamente dai cittadini. Nel Parlamento della Casta e dei finanzieri, invece, l'hanno chiusa di corsa in un cassetto, perche' con quella legge il governo Monti-bis, da imporre senza il consenso degli elettori, se lo sognano''.

''Diciamo le cose come stanno: gli scienziati pazzi dell'ingegneria elettorale -sostiene Di Pietro- potrebbero facilmente mettere a punto, all'ultimissimo secondo, una legge che svolga il suo compito, cioe' coniugare il massimo di rappresentanza della volonta' popolare con le esigenze di governabilita'. Ma vogliono fare l'esatto contrario: ridurre al minimo il peso della volonta' popolare e assicurare, in partenza, l'ingovernabilita', per poter tirare fuori dal cilindro, dopo le elezioni, un coniglio con la faccia di Mario Monti. Se questo non e' un golpe, cos'e'? Ma io credo che se questo tentativo di colpo di Stato, neanche piu' camuffato, andra' avanti, sara' necessario mettere insieme, in un fronte comune, tutte le forze (compresa quella parte del PD che lavora per riunire il centrosinistra) che, con i cittadini e coloro che continuano a credere nella democrazia, vogliono riaffermare il rispetto della Costituzione e delle corrette regole elettorali. Altrimenti saremo tutti complici dell'assassinio della democrazia italiana''.

com-min


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